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Colbrelli torna in Italia: nei prossimi giorni gli verrà impiantato un defibrillatore

26 MARZO
CICLISMO

Il campione italiano e continentale su strada lascia su Spagna con un aereo speciale e farà rotta su Padova dove riceverà le cure del caso dall’equipe del Dottor. Domenico Corrado.

SPORT TODAY

Dopo cinque giorni passati nell’Ospedale di Girona, Sonny Colbrelli oggi farà finalmente ritorno in Italia dove, in continuità con le cure ricevute in terra spagnola, continuerà il proprio percorso riabilitativo e si sottoporrà ad un inevitabile intervento.

Una volta rientrato nel Bel Paese grazie ad un aereo attrezzato specificatamente per l’occasione, l’alfiere della Bahrain-Victorious passerà nelle mani dell’equipe del Dottor. Domenico Corrado, direttore dell’Unità operativa delle cardiomiopatie genetiche e cardiologia dello sport all’Università di Padova ed esperto mondiali nello studio della fibrillazione ventricolare da cardiomiopatia aritmogena.

A lui spetterà installare il defibrillatore sottocutaneo, reso necessario dall’arresto cardiocircolatorio patito da Colbrelli lunedì dopo la prima tappa della Volta a Catalunya, all'attuale campione europeo e italiano su strada.

Sull’attività agonistica e sul ritorno in bicicletta comunque resta un grande punto di domanda, legato innanzitutto alla volontà del corridore bresciano e, in secondo luogo, alle normative dei vari paesi in cui dovrebbe gareggiare (in Italia, ad esempio, non è possibile correre con un elettrostimolatore sottocutaneo).

“Corrado è un grandissimo professionista che conosco bene. A Padova Sonny dovrà prendere delle decisioni importanti” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport Ramon Brugada, il medico spagnolo che si è occupato di Colbrelli negli ultimi giorni.

“Dovrà scegliere che defibrillatore farsi impiantare, e poi con i famigliari, il medico e la squadra pensare a cosa fare col ciclismo” ha proseguito il dottore iberico prima di tornare sugli istanti in cui ha accolto Colbrelli nella sua struttura.

“So quanto possa essere duro per un professionista passare da una volata a un letto d’ospedale, ma io penso solo all’uomo, che ha 31 anni e una lunga vita davanti a sé con i suoi cari. Quando è arrivato in ospedale non sapevo chi fosse, non seguo il ciclismo, e non m’interessava: io mi preoccupo solo per la salute dei pazienti. Ieri sono andato a salutarlo e gli ho augurato il meglio. Lo attendono decisioni difficile, ma a livello medico è in ottime mani” ha chiosato Brugada.

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