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“Da un punto di vista sportivo Elia Viviani è stato un fallimento” ha affermato in maniera diretta il manager francese ai microfoni de L’Équipe.
“Quando ingaggi un corridore come lui ti aspetti che ti porti 3000 punti UCI in due anni, non 1200” ha proseguito Vasseur il quale poi ha rimarcato in particolare le condizioni con cui il veronese ha ripreso dopo il lockdown.
“Si è presentato al Tour con la pancetta. Ovviamente con quella percentuale di massa grassa non è andata bene. Quando un leader chiude l’anno con 200 punti, è un anno perso. Ha avuto un 2021 soddisfacente con 5 successi, ma a un livello che non è quello di Elia Viviani. Non voglio nemmeno incolparlo, perché so che ha dato il 100% dei suoi mezzi, solo che i suoi mezzi non erano quelli che aveva alla Quick Step”.
Vasseur ha infine comunque dato merito all’azzurro di aver portato in squadra una nuova cultura e un nuovo modo di lavorare.
“Credo ci abbia fatti crescere. È stato in grandi squadre e ha instillato nel team un modo di lavorare che ci ha fatto fare progressi” ha concluso il classe 1970 di Hazebrouck.
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