Ciclismo, Ullrich fa le carte al Giro di Lombardia

Jan Ullrich entra a far parte del Museo del Ghisallo, cui ha donato una bici Pinarello 1998 e due maglie autografate (una della Telekom e una della Nazionale tedesca): "Questo posto è bellissimo, sembra un sogno: penso che nel mondo dovrebbero esserci più posti così, in grado di accogliere gli appassionati di questo sport e di raccontare la sua storia. E' un posto in cui senti il cuore pulsante del ciclismo e io vado orgoglioso di essere parte di questa grande famiglia".

Il tedesco vincitore del Tour de France 1997 coglie l'occasione della visita in Italia per parlare dell'imminente Giro di Lombardia e dei ciclisti preferiti della nuova generazione: "Purtroppo ho corso solo una volta il Giro di Lombardia, una corsa unica per i luoghi straordinari che attraversa. Spero vinca il migliore: un anno fa ha vinto Pogacar, che è il favorito di domani: penso però vincerà un italiano. Ci sarà un po' di malinconia per l'addio di Nibali e Valverde. Il ciclismo è cambiato dai miei tempi: ci sono grandi campioni come Alaphilippe e Van Aert, grandissimi corridori di classiche, e i 'duellanti' del Tour 2022 Pogacar e Vingegaard, e Sagan. Sono un suo fan, In bici fa cose uniche".

Getty ImagesJan Ullrich