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Ciclismo, Nibali svela il suo erede e i prossimi obiettivi

20 OTTOBRE
CICLISMO

Il campione azzurro: "Rimpianti? Se potessi tornare indietro eviterei tutte le cadute, che non sono poche".

SPORT TODAY

Il trionfo nel Giro di Sicilia ha interrotto il digiuno di Vincenzo Nibali, che ai microfoni di OA Sport ha raccontato cosa ha provato: “Tanta emozione. E’ stato bellissimo, una sensazione indescrivibile. Quando sono partito per il Giro di Sicilia sapevo di avere una buona condizione, non potevo volere di più. Lì sulle strade c’erano i miei genitori ed i miei amici. Sono momenti speciali che ricorderò per sempre. Se è stata una delle vittorie più belle della tua carriera? E’ stata una vittoria che è arrivata in un momento particolare…”.

In vista dei prossimi impegni, Nibali ha già delle idee: “Non so ancora quali saranno i miei programmi per la prossima stagione. Il podio al Giro? Perché no… ma bisogna stare con i piedi per terra, la concorrenza è altissima. E poi c’è la Parigi-Roubaix che non ho mai corso, magari la prossima stagione potrebbe essere quella giusta”.

Lo Squalo di Messina sa invece con certezza cosa vorrà fare una volta terminata la carriera: “Mi piacerebbe rimanere nell’ambiente. E poi ho un sogno nel cassetto…Mi piace andare in mountain-bike. Del resto ho iniziato così ad andare in bici e per il mio fine carriera spero di poter fare qualche gara, così giusto per divertimento. Se ho dei rimpianti? Se potessi tornare indietro eviterei tutte le cadute, che non sono poche”. 

Nibali ha ripercorso i momenti migliori della sua carriera e ha annunciato il suo erede: “Ci sono stati dei giorni in cui mi sono sentito molto forte, ma in testa avevo qualche dubbio. Un esempio? Alla Milano-Sanremo 2018: lì ho capito di stare bene sulla Cipressa. Del resto poi le risposte le dà la strada. Al Tour de France 2014 invece mi sentivo imbattibile. Non c’è mai stato un giorno in cui non mi sia sentito bene. Se c’è qualche giovane che può emergere? Potrebbe esserci, ma noi italiani abbiamo bisogno di più tempo per poter maturare. Ganna per esempio quando è passato tra i professionisti, non era il corridore di oggi, aveva un grande motore ma è maturato con il passare del tempo”, ha concluso Nibali. 

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