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Ganna dovrebbe abbandonare la pista? "La pista lo ha aiutato a diventare ciò che è e le ha regalato grandi soddisfazioni, ma credo che sia arrivato il momento di fare delle scelte, chiaramente dopo le Olimpiadi di Parigi. In pista ha raccolto tutto quello che poteva raccogliere, e quindi non ci vedrei nulla di strano se dopo Parigi 2024 facesse una scelta di questo genere perché ha dimostrato di poter raggiungere certi traguardi. Vincere un altro inseguimento individuale non cambierebbe molto, vincere una Milano-Sanremo o un Giro delle Fiandre gli cambierebbe ancora di più la carriera, nonostante in quest’ultima non ci abbia ancora provato, così come migliorare il risultato alla Parigi-Roubaix. Anche a livello di motivazione personale sarebbe un qualcosa in più”.
Sulla mancanza di risultati di livello italiani a livello pro: “Ogni carriera e ogni soggetto ha la propria storia e il proprio percorso. Sulla base della mia esperienza personale, credo che la categoria Under23 necessiti di una notevole riforma perché non capisco cosa serva così com’è. E’ una categoria che ha poco senso a mio avviso, ci troviamo con atleti che normalmente possono fare attività professionistica ad alto livello che si ritrovano a partecipare con coetanei che fanno un altro tipo di attività. E’ una categoria che deve continuare ad esistere, per essere un cuscinetto tra gli Juniores e i professionisti, ma necessità una riforma”.
Sulla ricandidatura a presidente della federciclismo: "L’intenzione c’è, vedremo se ci saranno le condizioni. Io ci sono solo per cambiare le cose, non per continuare così”.
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