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Ciclismo: il realismo di Damiano Caruso

22 NOVEMBRE
CICLISMO

“Non so se farò il Giro, ma nel caso punterei a una vittoria di tappa”

SPORT TODAY

Si è conclusa la miglior stagione di sempre per Damiano Caruso. 

Il Giro d'Italia è stato il suo palcoscenico preferito, dove ha trovato la seconda posizione nella classifica generale con anche una splendida vittoria di tappa sull’ultimo arrivo in salita. Il ciclista siciliano era partito per la Corsa Rosa con i gradi di gregario di Mikel Landa, ma ha avuto la possibilità di giocarsi le sue carte con il ritiro del basco, sfruttando l’occasione nel migliore dei modi. Dopo il Giro, il classe ’87 si è poi aggiudicato una frazione alla Vuelta a España 2021, resistendo in fuga sull’arrivo all’Alto de Velefique.

Queste le sue parole a SpazioCiclismo in vista dei suoi obiettivi della prossima stagione. Prima di tutto un giudizio sul percorso del Giro versione 2022.
"Ho studiato il percorso, penso sia bello, impegnativo ed esigente. Uno dei più duri degli ultimi anni. Ho letto che ci sono 51.000 metri di dislivello: se consideriamo le cronometro e le tappe di pianura, saranno racchiusi in pochissimi giorni. Sarà un percorso esigente fin da subito, con la partenza in Ungheria e la quarta tappa sull’Etna che delineerà la classifica. Credo ci sia spazio per tutti; per chi cerca le tappe, per chi vuole fare classifica, per i velocisti. Un bel Giro, completo."

Caruso deve ancora discutere con la squadra i dettagli legati alle varie partecipazioni delle gare della prossima stagione...se dovesse esserci al Giro ecco il suo obiettivo.

I programmi verranno definiti a dicembre. Non posso confermare che farò il Giro, la squadra punta molto sul Tour de France. Cercheremo di trovare una via di mezzo. Mi piacerebbe esserci, ma ad oggi non posso dare conferme. Ho visto che anche le tappe di media montagna sono particolarmente impegnative. Se aggiungiamo a queste le tappe di montagna dura, ci sono parecchie occasioni per far bene e centrare qualche tappa. Se venissi al Giro, punterei a una tappa. Questo sarebbe l’obiettivo principale. Tutti sappiamo che non si può pronosticare con largo anticipo quello che succede in gara. Adesso l’idea sarebbe di puntare alle tappe, se facessi il Giro.

Difficile l'ipotesi di vedere Damiano capitano in un Grand Tour nella prossima stagione.

Bisogna sempre rimanere realisti. Il prossimo anno sarò sulla soglia dei 35. La filosofia è sempre quella del “mai dire mai”, non si può mai sapere cosa succede. Ma non me la sento di dire ad oggi che mi ripresenterò per una classifica. In termini di energie è molto, molto dispendiosa. Di sicuro mi piacerebbe vincere un’altra tappa al Giro d’Italia, qualora dovessi partecipare. Ad oggi non mi vedo nel cimentarmi un’altra volta nella classifica.

 

damiano caruso

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