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Il Giro d’Onore a Cassano d’Adda è stata per il CT della Nazionale Azzurra di ciclismo Daniele Bennati l'occasione per fare il bilancio del 2022, tracciando le linee guide della stagione che verrà: “Giudico questa prima esperienza in maniera positiva, l’anno è stato impegnativo e per me è stato importante imparare a gestire situazioni diverse; è normale sbagliare e farò tesoro degli errori in vista delle Olimpiadi, lo stesso suggerimento vale per i ragazzi. I Mondiali in Australia mi hanno soddisfatto: ci davano come una Nazionale dispersa e invece siamo stata la Nazionale più attiva, con due (se non tre) ragazzi presenti nelle azioni. Credo che sia stata una delle Nazionali più giovani della storia: almeno lì sul podio ci sono arrivato. Il gruppo era affiatato e da questo punto di vista sono soddisfatto“.
Il 2023 avrà una grossa novità, il Mondiale è anticipato: “Sarà un bel test in vista delle Olimpiadi, perché ai Mondiali ci saranno tutte le discipline e sarà come una mini-Olimpiade. Dobbiamo capire come organizzarci, perché alcuni atleti che saranno impegnati in pista saranno nel nostro 'mirino'. Cambieranno i piani dei corridori: potrebbe così diventare fondamentale il Tour de France per preparare i Mondiali. Il sogno di un CT è la maglia iridata, in Italia manca dal 2008 e spero di poter centrare questo obiettivo entro il 2024. Spero di proseguire poi il mio mandato, è difficile valutare un lavoro di 1-2 stagioni: il nostro ciclismo sta vivendo un ccambio generazionale e non vive momenti semplici, ma i giovani sono interessanti".
Getty ImagesCt ciclismo Azzurro