QUESTO SITO NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITA'

Ciclismo: Fabio Aru guarda avanti

30 DICEMBRE
CICLISMO

“È stata la decisione giusta. Il momento migliore? La vittoria del Campionato Italiano”

SPORT TODAY

Nessun rimpianto per essersi ritirato. Fabio Aru anzi, guarda avanti, verso un futuro nuovo, confermando di essere convinto di aver preso la decisione giusta e fa capire di avere in cantiere diversi progetti futuri ancora legati al mondo del ciclismo.

In una lunga intervista a Rouleur l'ex ciclista che ha detto addio al professionismo lo scorso settembre al termine della Vuelta a España 2021, ha parlato a 360°, di quella che è stata la sua determinazione, di quello che probabilmente sarà il suo futuro e ha voluto ripercorrere alcune tappe della sua carriera.

“Sono convinto che la mia età mi avrebbe permesso di fare altre tre o quattro stagioni ad alto livello – ha affermato – Ma dal momento in cui ho preso quella decisione, sono stato felice e sicuro che fosse quella giusta, e lo sono ancora. Mi arrabbio un po’ con chi mi dice che mi sono ritirato. Ho semplicemente finito uno sport e una carriera agonistica, ma rimango appassionato e impegnato in altre cose”.

Cosa gli riserverà il futuro? Esplicitamente non ufficializza nulla, ma di sicuro ci saranno ancora le due ruote nella sua vita. “Non posso ancora parlarne perché non ho ancora deciso – ammette – Sto valutando una serie di opportunità e progetti che mi vengono proposti giorno per giorno, ma mi sto prendendo un po’ di tempo per valutarli bene. “Anche se ho smesso di gareggiare ad alto livello, il ciclismo mi ha dato determinazione e voglia di sacrificio. Ho tanta voglia di lavorare e di impegnarmi in tanti progetti. E in alcuni la bici continuerà ad avere la sua importanza. Quando ero un atleta professionista ero molto preciso e pignolo. Sono molto preciso e pignolo anche nel mio lavoro, e lo sarò anche in futuro”.

Momenti belli e momenti difficili? Il sardo non ha dubbi in merito. “Il momento più bello è stato vincere il Campionato Italiano – confessa – Nonostante le tappe che ho vinto nei grandi giri, il campionato italiano mi ha commosso tanto e resta una giornata speciale. Il ritiro al Tour del 2020, invece, è stato il momento più negativo, a cui si è aggiunta un perdita della famiglia due giorni dopo”.

Proprio quel particolare momento legato al ritiro del Tour, gli ha fatto capire tante cose. “Ma anche quella è stata una lezione”. Una lezione che comprende anche l’attaccamento ad alcune persone: “A volte mi sono affezionato a persone dalle quali forse avrei dovuto aspettarmi di meno – ha continuato – Oppure ho pensato troppo a quello che la gente pensava di me in un certo momento, perché non stavo andando molto bene in bici”.

 

fabio aru

getty imagesgetty images

NOTIZIE CORRELATE