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Ciclismo donne, Sangalli: “Balsamo, Longo Borghini e Realini: che inizio!”

22 FEBBRAIO
CICLISMO

Il tecnico della Nazionale femminile parla di una selezione con tante stelle che punta a un grande 2023

SPORT TODAY

Paolo Sangalli seguirà la Nazionale femminile di ciclismo fino alle Olimpiadi di Parigi 2024 dopo dodici anni come vice di Dino Savoldi: “La Nazionale corre sempre per il massimo risultato, partiamo sempre per vincere ma bisogna tenere anche in considerazione l’altissimo livello del ciclismo femminile. Ogni avversario è temibile, non c’è mai niente di scontato, ma noi abbiamo le nostre carte da poterci giocare in ogni corsa”.

L'inizio di stagione è stato ottimo: “Sono soddisfatto. Elisa Balsamo è riuscita a riconfermarsi, è giovane e ha davanti a lei un grande futuro. Elisa Longo Borghini ha vinto il Uae Tour con anche l’arrivo nella tappa regina in parata con Gaia Realini che è stata una conferma e in Trek ha fatto il salto di qualità. Gaia per Elisa sarà un aiuto fondamentale”.

Realini con un futuro luminoso davanti: “Gaia sta facendo i passi giusti senza fretta ed è in una squadra in cui è coccolata. Anche al Uae Tour, corsa non adattissima alle sue caratteristiche, è riuscita a mettersi in mostra. Io le auguro che possa diventare la nuova Fabiana Luperini, ma non c’è fretta”. Oggi l'Italia è nazionale leader nel ciclismo femminile: “C’è tanto lavoro dietro ma senza la fretta di voler arrivare subito, abbiamo tante ragazze che sono sul tetto del mondo e merito è anche delle squadre che le gestiscono”.

Percorso e prospettive per il Mondiale: “I percorsi ufficiali usciranno a marzo, ma da quello che siamo riusciti a mettere insieme c’è un tratto in linea di una sessantina di chilometri con una salita di circa 6 chilometri poco prima di entrare a Glasgow. E’ una salita che non ha pendenze impossibili ma in caso di maltempo potrebbe dar fastidio e fare quindi la differenza. Dopo questo strappo si entra nel circuito cittadino, che ricalca in grosso modo quello dell’Europeo 2018 vinto dalla nostra Marta Bastianelli. E’ un percorso con curve, rilanci e strappi brevi penso lungo circa 160 chilometri. Si adattano le ragazze esplosive abituate a questo tipo di sforzo, è un tracciato per ruote veloci da classiche. Un esempio? Su tutte direi Elisa Balsamo, ma anche Silvia Persico ed Elisa Longo Borghini. Siamo attrezzati per fare bene, non ci manca niente”.

Come si gestiranno pista e strada: “Con Marco abbiamo già parlato: il problema sarà il Tour che France che finisce il 31 luglio e il quartetto corre pochi giorni dopo. Per la prova in linea invece c’è il giusto tempo. Io e Marco non vogliamo ostacolarci e faremo il meglio sia per la strada che per la pista, sarà sicuramente una bella prova in vista delle Olimpiadi del prossimo anno”. Alle Olimpiadi di Parigi il problema sarà ancora più serio, con la prova in linea femminile di domenica e due giorni dopo il quartetto su pista: “Valuteremo il percorso e poi capiremo come fare. Al momento non sappiamo ancora”.

Un'Italia a più punte: “Le ragazze le conosco da tanto e con loro basta essere chiari sull’obiettivo e sulle protagoniste. E’ la strada a parlare. La lunga trasferta australiana ha fatto vedere che grande squadra siamo, così come gli Europei di Monaco 2022. C’è molto affiatamento in gruppo, sono tutte ragazze molto intelligenti e quindi è facile ottenere le cose”.

Come sarà il percorso delle Olimpiadi: “Il percorso al momento è approssimativo e ho visto che ci sono due strappi, quindi è molto probabile che il percorso del Mondiale di quest’anno rispecchi un po’ quello delle Olimpiadi. Al Mondiale però si corre in sette, alle Olimpiadi in quattro, questo vuol dire che tutte e quattro le ragazze che saranno al via della prova in linea dovranno essere in grado di fare il risultato. Ai Giochi puoi inserire solo un gregario, al Mondiale invece riesci ad averne un paio di squadra. E’ un modo diverso di correre in questi due grandi appuntamenti”.

Altra grande attesa c'è per Vittoria Guazzini, in particolare in vista della cronometro a Parigi 2024: “Vittoria la conosco da tanti anni e sono convinto da sempre dei suoi mezzi: sono convinto che a Parigi possa fare una grande crono. L’ha già dimostrato ai Mondiali 2022 dove ha vinto la maglia iridata tra le Under23”.

Marta Cavalli può essere l'antagonista di Van Vleuten al Giro? “Marta l’ho vista in raduno a Calpe quest’inverno ed era già performante in salita: era tranquilla e determinata. Credo che abbia solo bisogno di correre e quindi di mettere un po’ di chilometri nelle gambe per tornare quella di prima. Per quanto riguarda il Giro d’Italia, la Van Vleuten è fortissima ma arriverà anche il momento dove inizierà ad accusare anche lei. Credo sia difficile riuscire a vincere ancora tutti e tre i Grandi Giri, ma al momento resta il punto

Come si gestiranno pista e strada: “Con Marco abbiamo già parlato: il problema sarà il Tour che France che finisce il 31 luglio e il quartetto corre pochi giorni dopo. Per la prova in linea invece c’è il giusto tempo. Io e Marco non vogliamo ostacolarci e faremo il meglio sia per la strada che per la pista, sarà sicuramente una bella prova in vista delle Olimpiadi del prossimo anno”. Alle Olimpiadi di Parigi il problema sarà ancora più serio, con la prova in linea femminile di domenica e due giorni dopo il quartetto su pista: “Valuteremo il percorso e poi capiremo come fare. Al momento non sappiamo ancora”.

Un'Italia a più punte: “Le ragazze le conosco da tanto e con loro basta essere chiari sull’obiettivo e sulle protagoniste. E’ la strada a parlare. La lunga trasferta australiana ha fatto vedere che grande squadra siamo, così come gli Europei di Monaco 2022. C’è molto affiatamento in gruppo, sono tutte ragazze molto intelligenti e quindi è facile ottenere le cose”.

Come sarà il percorso delle Olimpiadi: “Il percorso al momento è approssimativo e ho visto che ci sono due strappi, quindi è molto probabile che il percorso del Mondiale di quest’anno rispecchi un po’ quello delle Olimpiadi. Al Mondiale però si corre in sette, alle Olimpiadi in quattro, questo vuol dire che tutte e quattro le ragazze che saranno al via della prova in linea dovranno essere in grado di fare il risultato. Ai Giochi puoi inserire solo un gregario, al Mondiale invece riesci ad averne un paio di squadra. E’ un modo diverso di correre in questi due grandi appuntamenti”.

Altra grande attesa c'è per Vittoria Guazzini, in particolare in vista della cronometro a Parigi 2024: “Vittoria la conosco da tanti anni e sono convinto da sempre dei suoi mezzi: sono convinto che a Parigi possa fare una grande crono. L’ha già dimostrato ai Mondiali 2022 dove ha vinto la maglia iridata tra le Under23”.

Marta Cavalli può essere l'antagonista di Van Vleuten al Giro? “Marta l’ho vista in raduno a Calpe quest’inverno ed era già performante in salita: era tranquilla e determinata. Credo che abbia solo bisogno di correre e quindi di mettere un po’ di chilometri nelle gambe per tornare quella di prima. Per quanto riguarda il Giro d’Italia, la Van Vleuten è fortissima ma arriverà anche il momento dove inizierà ad accusare anche lei. Credo sia difficile riuscire a vincere ancora tutti e tre i Grandi Giri, ma al momento resta il punto di riferimento del

Marta Cavalli può essere l'antagonista di Van Vleuten al Giro? “Marta l’ho vista in raduno a Calpe quest’inverno ed era già performante in salita: era tranquilla e determinata. Credo che abbia solo bisogno di correre e quindi di mettere un po’ di chilometri nelle gambe per tornare quella di prima. Per quanto riguarda il Giro d’Italia, la Van Vleuten è fortissima ma arriverà anche il momento dove inizierà ad accusare anche lei. Credo sia difficile riuscire a vincere ancora tutti e tre i Grandi Giri, ma al momento resta il punto

Come si gestiranno pista e strada: “Con Marco abbiamo già parlato: il problema sarà il Tour che France che finisce il 31 luglio e il quartetto corre pochi giorni dopo. Per la prova in linea invece c’è il giusto tempo. Io e Marco non vogliamo ostacolarci e faremo il meglio sia per la strada che per la pista, sarà sicuramente una bella prova in vista delle Olimpiadi del prossimo anno”. Alle Olimpiadi di Parigi il problema sarà ancora più serio, con la prova in linea femminile di domenica e due giorni dopo il quartetto su pista: “Valuteremo il percorso e poi capiremo come fare. Al momento non sappiamo ancora”.

Un'Italia a più punte: “Le ragazze le conosco da tanto e con loro basta essere chiari sull’obiettivo e sulle protagoniste. E’ la strada a parlare. La lunga trasferta australiana ha fatto vedere che grande squadra siamo, così come gli Europei di Monaco 2022. C’è molto affiatamento in gruppo, sono tutte ragazze molto intelligenti e quindi è facile ottenere le cose”.

Come sarà il percorso delle Olimpiadi: “Il percorso al momento è approssimativo e ho visto che ci sono due strappi, quindi è molto probabile che il percorso del Mondiale di quest’anno rispecchi un po’ quello delle Olimpiadi. Al Mondiale però si corre in sette, alle Olimpiadi in quattro, questo vuol dire che tutte e quattro le ragazze che saranno al via della prova in linea dovranno essere in grado di fare il risultato. Ai Giochi puoi inserire solo un gregario, al Mondiale invece riesci ad averne un paio di squadra. E’ un modo diverso di correre in questi due grandi appuntamenti”.

Altra grande attesa c'è per Vittoria Guazzini, in particolare in vista della cronometro a Parigi 2024: “Vittoria la conosco da tanti anni e sono convinto da sempre dei suoi mezzi: sono convinto che a Parigi possa fare una grande crono. L’ha già dimostrato ai Mondiali 2022 dove ha vinto la maglia iridata tra le Under23”.

Marta Cavalli può essere l'antagonista di Van Vleuten al Giro? “Marta l’ho vista in raduno a Calpe quest’inverno ed era già performante in salita: era tranquilla e determinata. Credo che abbia solo bisogno di correre e quindi di mettere un po’ di chilometri nelle gambe per tornare quella di prima. Per quanto riguarda il Giro d’Italia, la Van Vleuten è fortissima ma arriverà anche il momento dove inizierà ad accusare anche lei. Credo sia difficile riuscire a vincere ancora tutti e tre i Grandi Giri, ma al momento resta il punto di riferimento del ciclismo femminile”.

Elisa Longo Borghini

Getty ImagesElisa Longo Borghini

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