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Ciclismo, Ciccone sugli scudi in Spagna

20 MARZO
CICLISMO

L'abruzzese chiude quinto la prima tappa della Volta a Catalunya: "Finale nervoso, uscito bene da una frazione dura".

SPORT TODAY

C'è soddisfazione nelle parole di Giulio Ciccone, protagonista con un quinto posto nella tappa che ha dato il la alla 'Vuelta a Catalunya', che si concluderà a Barcellona.

L'abruzzese, che non era il punto di riferimento della Trek-Segafredo, si è ritrovato a fare la volata sul traguardo di Sant Feliu de Guíxols, confermando le buone cose messe in mostra alla Tirreno-Adriatico: "Un finale nervoso, come capita all'inizio di ogni corsa a tappe. Il finale era insidioso, peccato aver perso uno come Dario Cataldo: la squadra ha lavorato per Brustenga, le gambe però giravano bene e ho provato a dare il massimo quando mi sono trovato in buona posizione nel finale. Siamo usciti bene da una tappa dura".

L'arrivo di domani, che supera i 2 mila metri di altitudine, è la cartina di tornasole per le ambizioni del 28enne di Chieti, che ha indossato la maglia gialla al Tour de France e che sogna l'exploit sulle strade di casa: non a caso Damiano Caruso, uno dei grandi vecchi del ciclismo di casa nostra, lo pronostica miglior italiano in lizza per la classifica generale del Giro 2023 (e potenziale outsider alle spalle di Primoz Roglic e di Remco Evenepoel, che hanno monopolizzato le odierne battute conclusive).

Alla presentazione del tracciato della Corsa Rosa, Ciccone si era detto emozionato di poter correre sulle strade in cui si allena e che conosce a menadito: "Non riesco a mettere a fuoco le emozioni che proverò, correrò dove sono nato e cresciuto, ho grandi motivazioni; non sarà un inizio adatto alle mie caratteristiche, punterò alla 7a tappa con arrivo a Campo Imperatore".

  

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