Ciclismo: cambia anche il Ct della nazionale femminile

Tempo di addii per il ciclismo italiano che nel giro di poche settimane saluta due figure importanti e che hanno fatto la storia delle due ruote durante il loro insediamento.

La nazionale ciclistica italiana ha da poco salutato il CT Cassani, ma il nuovo corso federale sta lavorando ad un totale restyling dell'appparato tecnico e arriverà a toccare anche l'universo femminile, in particolare il ct Edoardo "Dino" Salvoldi. Saranno i mondiali femminili su pista a Roubaix, l'ultimo atto con cui si chiuderà la carriera strepitosa e più vincente della nostra storia sportiva.

Come successo in ambito maschile, il presidente Dagnoni e il consiglio federale siano intenzionati a dividere gli incarichi tra strada e pista. Per la prima dovrebbero essere promossi uno o entrambi gli assistenti di Salvoldi, vale a dire Sangalli e Cristini, mentre per la pista dovrebbe entrare in scena Diego Bragato, uno dei "maestri" del quartetto maschile.

Quale compito sarà riservato all'attuale Ct? Al momento c'è il progetto di potergli affidare la guida della nazionale juniores, anche se al tecnico non mancano le offerte di nazionali straniere - su tutte la Cina - che vorrebbero affidargli il progetto di costruire una nazionale vincente a livello mondiale.

A breve, molto probabilmentea novembre, il presidente Dagnoni comunicherà il nuovo assetto ufficiale delle varie squadre anche se ancora manca qualche tassello da sistemare per formare il puzzle ideale.

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