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Ciclismo, Alexander Konychev: “Quest’annata mi è servita a fare ancora un po’ di esperienza"

21 DICEMBRE
CICLISMO

"Spero che nella prossima ci sia un po’ di fortuna in più”

SPORT TODAY

E' diventato professionista soltanto nel 2020 per cui è normale che il suo processo di crescita sia ancora in atto. Tuttavia, Alexandre Konichev ha già dimostrato di possedere delle buone doti ed è sicuramente tra i giovani italiani di maggiori speranze.

Il 2021 non è stata una stagione particolarmente positiva per il ciclista veronese, ne tanto meno fortunata. Nonostante questo, il Team BikeExchange, ha deciso di puntare comunque su di lui che vorrebbe farsi trovare pronto nelle classiche del Nord per capire che direzione possa prendere la sua carriera.

Di queste sue speranze e del desiderio di poter finalmente debuttare alla Parigi-Roubaix il veronese ne ha parlato in un’intervista esclusiva ai microfoni di Cyclingpro.net.

Ecco la sua disamina sull astagione appena conclusa: "Diciamo che è iniziata in modo un po’ complicato perché mi sono ammalato a gennaio e ho preso il Covid e quindi ho saltato un mese fondamentale per la preparazione e quindi i mei obiettivi che mi ero messo per l’inizio stagione sono andati un po’ in frantumi, perché comunque avevo perso tutto gennaio e sono arrivato alle classiche che la forma non era delle migliori. Poi comunque ho continuato a lavorare, sono stato in altura e sono riuscito a raccogliere qualcosina durante la stagione anche se non mi ritengo soddisfatto per come è andata. Sì, c’è stato qualcosa di buono, ma comunque mi sarei aspettato qualcosa di più. Comunque un’annata che mi è servita a fare ancora un po’ di esperienza, a capire dove poter lavorare ancora e speriamo che l’anno prossimo ci sia un po’ più di fortuna."

Una corsa su tutte da voler e poter vincere. Il veronese non ha dubbi: "È due anni che vorrei correre la Parigi-Roubaix e un anno è stata cancellata, quest’anno mi ci sono fratturato la spalla nella ricognizione, quindi speriamo che riuscirò a correrla l’anno prossimo. Comunque le Classiche monumento sono davvero corse speciali, lunghissime. Ho avuto la possibilità di correre il Fiandre, la Milano-Sanremo e sono delle corse che mi affascinano molto. Non lo so, forse prima di dirtelo dovrei correre la Roubaix e quindi dovessi risponderti adesso ti direi la Milano-Sanremo."

 

Alexander Konychev

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