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Arriverà anche il tempo in cui il due volte campione del mondo, Julian Alaphilippe si dedicherà anima e corpo al Tour de France e più in generale alle grandi corse a tappe, cercando di fare classifica.
Non adesso, non nella prossima stagione. Certamente il campione francese ha anche nelle sue corde la possibilità di fare molto bene anche nei grandi giri: su tutti ricordiamo l’exploit alla Grande Boucle 2019, quando ha indossato a lungo la maglia gialla prima di cedere nell’ultima settimana, fino a concludere la corsa in quinta posizione.
Se quello poteva essere il trampolino di lancio verso una carriera dedicata appunto alle grandi corse a tappe, ci si sbagliava di grosso, perchè Alaphilippe continua a sentirsi molto più a suo agio, come corridore di classiche e potenziale vincitore di tappe, correndo con più libertà e spensieratezza, oltre che con risultati indubbiamente di altissimo livello.
“Preferisco le emozioni ad un piazzamento – spiega a Le Parisien a margine della presentazione del suo libro – Arriverà un giorno in cui farò classifica al Tour. Non voglio che si pensi che mi tiro indietro, ma per ora la mia ambizione primaria è vincere altre classiche. La domanda per quanto mi riguarda non è se sarei capace di accantonare tutto il resto per il Tour, ma piuttosto se sarei felice e se ho davvero voglia di calcolare tutto per questo obiettivo”.
Inutile nascondere l'ambizione primaria per il 2022 del due volte campione del mondo: la Liegi – Bastogne – Liegi resta senza dubbio il suo grande pallino. E infine una battuta su quel famoso Tour del 2019 in cui viene fuori tutta l'onestà di Alaphilippe: “Basta dire che avrei potuto vincere nel 2019 – aggiunge – È falso. Sono arrivato quinto stringendo i denti, con coraggio, ma onestamente chi si ricorda il nome del quinto classificato? Non so cosa mi aspetta in seguito, ma è questo il bello…”
Getty ImagesJulian Alaphilippe celebrates his victory on stage one of the Tour de France