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Ciccone: "Sullo Zoncolan capirò che direzione potrà prendere il mio Giro d’Italia"

18 MAGGIO
CICLISMO

Lo scalatore della Trek-Segafredo ha disputato un’ottima prima parte di Giro arrivando al primo giorno di riposo al 4° posto della generale.

SPORT TODAY
Giulio Ciccone ha approcciato il Giro d’Italia in punta di piedi, senza fare grandi proclami ma deciso a mettere in mostra la condizione costruita nei lunghi e duri allenamenti a Sierra Nevada.

Questo approccio, unito a una forte determinazione, ha fatto sì che tappa dopo tappa i dubbi sul suo stato di forma diminuissero lasciando spazio a una bellissima certezza: essere uno dei migliori, prima in salita e poi in classifica, tra i pretendenti alla maglia rosa.

Nonostante il maltempo, l’abruzzese infatti ha brillato a Sestola, Ascoli Piceno e soprattutto a Campo Felice, cogliendo dei piazzamenti di rilievo che progressivamente gli hanno dato fiducia e consapevolezza.

“Fino ad ora credo che sia stato un Giro molto interessante per me e per la squadra. Abbiamo avuto giornate difficili soprattutto a causa del meteo, ma al giorno di riposo siamo arrivati con un buon bilancio. A livello di sensazioni, direi che la tappa di Campo Felice mi ha dato una nuova consapevolezza riguardo alla mia condizione, quindi posso ritenermi molto soddisfatto” ha dichiarato nel giorno di riposo Ciccone, pronto a vivere alla giornata anche la seconda settimana della Corsa Rosa.

“Sono al quarto posto della classifica generale, ma non ho pressioni da parte della squadra perché tutto quello che sta arrivando adesso è qualcosa di bello, da vivere con serenità alla giornata. Finché resto lì, va bene, ma se non dovessi più essere nella top ten non succederebbe niente, perché i miei obiettivi sono diversi”.

Sicuramente il portacolori della Trek-Segafredo però ha ben presente dove il suo Giro d’Italia potrà cambiare definitivamente: “Per me la tappa dello Zoncolan sarà importante per capire quale direzione potrà prendere il mio Giro” ha detto l’abruzzese, apparso tuttavia conscio di come, a partire da domani, vi siano anche altre tappe in grado di sconvolgere la corsa.

“Quella di Montalcino è una tappa nella quale servono gambe e fortuna, può essere una di quelle giornate che possono regalarti un sorriso ma anche toglierti tutto quello che hai raccolta finora” ha ammesso realista il nativo di Chieti.

Giulio Ciccone

Getty ImagesGiulio Ciccone

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