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Se l'anno scorso il ciclista olandese trionfava sulle "Strade Bianche" di Siena, quest'anno purtroppo, il portacolori della Alpecin-Fenix, sarà costretto a seguire la corsa dal divano della sua camera d'albergo in Spagna, dove si sta allenando cercando di superare gli ultimi fastidi alla schiena. L'infortunio rimediato nella prova di mountain bike a Tokyo 2020, lo ha praticamente obbligato a saltare tutte le gare di ciclocross questo inverno.
Tuttavia le ultime sgambate in bicicletta sembrano promettere bene anche se il padre del ciclista, Adrie, ci ha tenuto a precisare che il classe 1995 ha bisogno ancora di almeno due settimane di tempo.
Anche se non ha ancora ufficializzato una data di rientro alle gare, probabilmente Mathieu, inizia a fare un pensiero concreto alla seconda parte della campagna del Nord. La “pazienza è la chiave”, come ha scritto lui stesso qualche tempo fa su Strava.
Per questo motivo non lo vedremo gareggiare nelle classiche primaverili, ma un pensiero piuttosto concreto alla partecipazione della Roubaix è stato fatto. Visto lo slittamento della gara al 17 Aprile, è possibile che van der Poel possa prendervi parte.
Nonostante questo, suo padre predica ancora molto cautela: “È veramente entusiasta della località in cui si trova in questo momento – ha raccontato a Sporza il classe 1959 parlando del figlio – ed ha intenzione di stare là ancora per due settimane. Quindi non correrà per almeno ancora due settimane. Si è allenato per tre o quattro settimane. Sta andando bene, ma queste sessioni di allenamento non sono come correre per più di sei ore con una media di 45 km/h. Ancora gli manca intensità”.
Il ritorno alle corse dell'olandese sembra quindi vicino, ma tutto dipenderà dagli ultimi quindici giorni di allenamento e soprattutto come reagirà la schiena del campione.
mathieu van der poel