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Trenta sconfitte di fila per l'Italrugby, Smith: "Delusi"

27 FEBBRAIO
ALTRI-SPORT/RUGBY

Il ct degli Azzurri dopo il ko nel Sei Nazioni: "Bisogna capire cosa migliorare"

SPORT TODAY

Il ct dell'Italrugby Franco Smith parla dopo la trentesima sconfitta per l'Italia nel Sei Nazioni: "Siamo veramente delusi soprattutto per il risultato, penso che passi avanti ne facciamo avanti, anche se oggi siamo battuti nei punti di incontro, forse per colpa nostra o per merito dell’Irlanda, che si è dimostrata molto forte. Quando noi dovevamo segnare, dopo tanto lavoro duro, hanno rallentato il gioco o rubato palla. Dopo una sconfitta del genere bisogna capire cosa migliorare, ma bisogna dar credito all’Irlanda, che era sotto pressione dopo due sconfitte ed è venuta a Roma con una grande determinazione". 

"Dobbiamo capire che abbiamo affrontato una squadra forte anche dal punto di vista fisico. In difesa fisicamente non si poteva chiedere di più, abbiamo fatto degli errori ma lavoriamo duro: oggi non abbiamo compiuto un passo in avanti ma l’impegno della squadra non è mancato, così come l’organizzazione di gioco, contro una delle migliori squadre del torneo“.

Gli Azzurri non sembrano essere in grado di uscire dalla serie negativa: “In Italia, a questo livello, tanti ragazzi devono imparare a giocare e ad essere fisicamente pronti. Sono fieri e lavorano duro, si riprenderanno: l’esperienza devono farla in campo, ogni settimana cerchiamo di migliorare. Garbisi sta crescendo di partita in partita, così come Trulla, e piano piano imparano: e se tutta Italia ci chiede di vincere una partita, noi ci proviamo sempre, con cuore e preparazione. Ma per adesso loro sono meglio di noi, anche se stiamo facendo di tutto per diventare come l’Irlanda. Queste sconfitte non passano ma bruciano: è duro, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti per compiere un passo ulteriore. Quando in un giocatore sorge il dubbio, è ancora più difficile. Prima di camminare dovremo gattonare e per farlo abbiamo bisogno di avere tutta l’Italia dalla nostra parte“.

Franco Smith

Getty ImagesFranco Smith

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