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E' il tallonatore delle Zebre Luca Bigi a fare il punto sul cammino degli Azzurri della palla ovale, mandando in archivio un paio (contro Galles in trasferta e Australia in casa) di vittorie che rimarranno storiche e spiegando le ambizioni del 2023: "L'obiettivo del 'progetto' Italia era quello di ottenere credibilità internazionale e consapevolezza nei propri mezzi. Siamo in crescita e questa in autunno è stata esponenziale, al di là delle importanti vittorie. Penso che per esempio è stata importante anche la maniera in cui abbiamo tenuto testa in 13 all'Irlanda a febbraio e lo stesso colpaccio in Galles lascia in eredità soprattutto il fatto di essere rimasti in partita per 80': l'episodio poi ti fa vincere o perdere, ma conta arrivare a contendertelo. La nostra crescita è tangibile per il lavoro svolto nelle settimane prime dei Test Match e per la personalità dei giovani in partite così importanti, come per esempio Lorenzo Cannone".
Le tappe fondamentali del nuovo anno saranno il Sei Nazionali e il Mondiale di Francia: "Le aspettative nei nostri confronti sono aumentate, avremo tre partite all'Olimpico e sarà importante continuare a crescere, lavorare con impegno e non sbagliare le nostre prestazioni. Galles e Inghilterra hanno cambiato allenatore, ma non saranno squadre stravolte, i giocatori rimarranno bene o male quelli. L'Italia deve lavorare pensando a sé stessa e a ripetersi: il modo in cui usciremo dal Sei Nazioni indicherà l'obiettivo che potremo poi inseguire in Francia; il girone con Nuova Zelanda, Francia, Uruguay e Namibia è di per sé complicato, con due squadre che puntano a vincere la Coppa. E' importante giocare bene il Sei Nazioni, mancano 8 partite ai Mondiali: se guardiamo dove eravamo otto partite fa, avevamo alle spalle una serie di sconfitte e un alone negativo”.
Il successo contro i 'Dragoni' ha chiuso una striscia negativa di 7 anni ed è stato il primo in casa gallese, e così nel complesso la vittoria di Firenze contro i 'Wallabies'.
Getty ImagesKieran Crowley