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Davydenko e la "profezia" su Djokovic

23 GIUGNO
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"Non vedo Novak giocare fino all'età di 40 anni"

SPORT TODAY

Non è stata una prima parte di stagione esaltante per Novak Djokovic che si è visto anche arrestare in Australia a causa della sua scelta di non vaccinarsi e di varcare lo stesso i confini del paese per partecipare agli Australian Open.

L’ex numero 1 del mondo quindi, non ha potuto difendere il titolo agli Australian Open, oltre ad aver subito un grave danno d’immagine a causa di quella ben nota telenovela.

Il tennista serbo ha però rialzato la testa conquistando gli Internazionali d'Italia sulla terra rossa di Roma. Nole però non ha saputo ripetersi a Parigi: al Roland Garros infatti le sue speranze si sono infrante già nei quarti contro il suo eterno rivale Rafa Nadal che per il secondo anno consecutivo lo ha estromesso dallo Slam francese. Non è stato senza dubbio il miglior Djokovic, mentre Nadal, sulla terra è forse uno dei migliori se non il numero uno.

Per il serbo adesso è ora di pensare a Wimbledon. Lo Slam londinese è un'occasione importante per tornare a vincere, visto che molto difficilmente Nole potrà entrare negli Stati Uniti per giocare gli US Open, così come è in forte dubbio la sua presenza a Melbourne per l'edizione degli Australian Open del 2023.

DI Novak Djokovic ha voluto parlare Nikolay Davydenko che ha analizzato il momento che sta vivendo l'ex numero uno.

"Il tempo passa anche per Novak Djokovic che sta invecchiando - com’è normale che sia - ma vuole vincere qualche altro Slam. Ha buone chance a Wimbledon e agli US Open, a patto che possa andare a New York.

Dipende tutto dal suo stato psicofisico” – ha affermato Davydenko. “Per tutti gli sportivi che non sono più giovanissimi, ogni anno diventa sempre più difficile competere ad alti livelli. Io personalmente, non ce lo vedo giocare fino a 40 anni. Mi spiego: lo puoi fare ma senza avere l'ambizione di vincere gli Slam”.

C'è spazio anche per i ricordi: il russo ha ricordato infatti il suo primo allenamento con Novak: “Eravamo a Roma e lui mi ha scaldato prima della partita. All’epoca aveva 16-17 anni e Riccardo Piatti – con il quale lavorava – mi disse che Djokovic sarebbe diventato un top player. Ero perfettamente d'accordo con lui. Due anni più tardi era già tra i primi 10. Il fatto che sia ancora lì mi lascia senza parole”.

Novak Djokovic

getty imagesNovak Djokovic

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