Il Comitato Olimpico Nazionale replica alle parole di questa mattina al Senato del Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli.
Riguardo all'autonomia del Coni, a cui da mesi fa appello il Presidente Malagò per evitare sanzioni, Cozzoli ha poroposto un'altra via: "C’è la sbandierata scadenza del 27 gennaio e il paventato pericolo di un warning contro l’Italia sull’autonomia del Coni. La palla è al legislatore e al Governo, ma ci sarebbe anche una terza via: siamo pronti per un nuovo contratto di servizio tra Sport e Salute e il Coni che prevede la gestione diretta e autonoma da parte del Coni dei dipendenti e dei presidi organizzativi oggi in avvalimento. Questa è la nostra alternativa prima del 27 gennaio, che accoglierebbe le istanze del Coni anche alla luce delle richiese del Cio, rendendo superfluo l’intervento legislativo”.
Non si è fatta attendere una replica da parte dei vertici Coni che hanno giudicato le affermazioni "improvvide e ingiustificate, che minano il lavoro che si sta facendo".
Il Comitato ha chiesto più volte al Governo una legge per regolare "l'autonomia del Coni e non contratti di servizio con Spa di Stato che rispondono all'Autorità governativa e non, come in passato, a Spa che rispondevano all'Ente Coni".
E poi, nella nota condivisa: "Il Coni è costretto suo malgrado a manifestare la sua pesante irritazione verso queste improvvide e ingiustificabili dichiarazioni che minano il lavoro dei propri rappresentanti che da mesi stanno lavorando per una soluzione che eviti all'immagine del Paese un umiliante provvedimento, così come auspicato recentemente da autorevoli esponenti politici di maggioranza e opposizione".
Malagò