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Classiche d'autunno al via con la Freccia Vallone

29 SETTEMBRE
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Si prevede gran bagarre sul Muro di Huy: Pogacar sogna un altro trionfo dopo il Tour.

SPORT TODAY

La stagione del ciclismo, stravolta dalla pandemia di Coronavirus, prosegue senza sosta. Dopo il Tour in salsa slovena, con la beffa rifilata in extremis da Tadej Pogacar al connazionale Primoz Roglic e dopo il campionato del mondo di Imola vinto da Julian Alaphilippe l’attenzione degli appassionati si sposta verso il Giro d’Italia, al via il 3 ottobre. Prima, però, ci sarà spazio per qualche Classica del nord, spostate dalla primavera all’inizio di autunno.

La Freccia Vallone 2020 aprirà mercoledì 30 settembre un trittico che in pochi giorni vedrà svolgersi anche Liegi-Bastogne-Liegi e Amstel Gold Race.

Cambia la data, ma non il percorso, quindi è facile immaginare che sarà ancora la salita del Muro di Huy a fare la selezione decisiva. Chi sarà l’erede dello stesso Alaphilippe, vincitore delle ultime due edizioni, ma bloccato da un infortunio e impossibilitato così a cercare uno storico tris?

La partenza è prevista per le 11.25 e la prima parte del percorso non presenterà particolari difficoltà. La bagarre inizierà sul circuito finale con il Muro di Huy, da ripetere tre volte. Il primo ingresso nel circuito avverrà a circa 80 chilometri, il secondo ai -63,5 km dalla fine, ma è facile pronosticare che i big resteranno coperti fino all’ultimo giro, mandando magari i propri gregari a tappare le fughe che inevitabilmente nasceranno nei primi 150 km, ma con ben poche possibilità di arrivare al traguado.

Chi alzerà le mani al cielo lo farà al termine di un assolo nato magari ai piedi dell’ultima ascesa o dopo una volata sul muro conclusivo? Più probabile la seconda ipotesi. I favoriti sono i corridori più in forma del momento, ovvero lo stesso Pogacar, se avrà ancora energie dopo il Tour, ma soprattutto lo svizzero Marc Hirschi, terzo al Mondiale, che sembra adatto al percorso e che potrebbe trovarsi sulla propria strada ancora Michal Kwiatkowski, battuto in volata per il podio al Mondiale.

Da annotare anche il nome di Michael Woods, a proprio agio su salite brevi, e quello del padrone di casa Jelle Vanendert. Difficile immaginare gli italiani protagonisti: un successo azzurro alla Freccia manca dal 2009, il giovane Andrea Bagioli e Alessandro De Marchi possono mettersi in evidenza, ma un loro successo sarebbe da considerare più che inaspettato.
 

Tadej Pogacar

Getty ImagesTadej Pogacar

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