_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Dopo l'oro olimpico a Tokyo 2020, Gianmaro Tamberi realizza un altro sogno. Come da lui annunciato è stato selezionato per l’All Star Celebrity Game, partita che aprirà l'All Star Game della NBA in programma il weekend dal 18 al 20 febbraio a Cleveland in Ohio.
Intervistato da Gazzetta dello Sport ha spiegato: "L’ho saputo dieci giorni fa, ma non ho potuto dirlo fino a mercoledì, quando è uscito il comunicato della NBA. Agli amici, però, avevo fatto capire che c’era qualcosa di grande nell’aria. Anche ai miei followers: alcuni hanno intuito centrasse il basket, nessuno ha indovinato con precisione. Per me questa convocazione ha un valore immenso, forse più di un argento olimpico. Non so a quanti europei sia mai arrivata. E tra le stelle del mondo dell’atletica, credo unicamente a Usain Bolt. Solo l’idea che la mia squadra sarà allenata da una leggenda come Dominique Wilkins mi riempie di brividi ed emozioni".
A Corriere dello Sport ha aggiunto: "Ho chiamato mio padre e il mio agente dicendo: ‘Se mi state facendo uno scherzo così, voi o le Iene, non mi fa ridere. Quando mi è arrivato il messaggio dalla NBA ho lasciato il cellulare, mi sono alzato in piedi e ho iniziato a dare da matto. Un bambino. Ancora oggi non ci credo, perché da quando ero piccolo il mio sogno è sempre stato quello di giocare su un campo della NBA. Il basket è stato il mio primissimo sport, avevo quattro anni, e fino a 17 è stato l’unico. Ho smesso solo perché, iniziando a fare qualche gara di salto in alto, ho capito che quella era decisamente la mia strada. Ciò messo due-tre anni prima di accettare questa cosa: ero talmente innamorato della pallacanestro che non avrei mai voluto smettere. Quando l’ho fatto per me è stata una coltellata al cuore”.
Una soddisfazione per chi ama l'atletica ma da sempre è tifoso di basket e di NBA. Vivrà così un sogno "americano" prima di tornare presto alle competizioni e stupire in pista.
Getty ImagesGianmarco Tamberi