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La gara parte con un’ora di anticipo (ore 7) per combattere al meglio il crescente caldo ungherese, nonostante ciò le atlete si trovano comunque in guerra con temperature elevate.
L’etiope, che in primavera fu seconda a Boston e nel 2015 trionfò nella Roma – Ostia, si è messa subito davanti facendo capire le sue intenzioni, ha poi provato a strappare prima al km numero 13, poi al km numero 30, spaccando definitivamente il gruppo, anche se l’attacco decisivo e definitivo è arrivato al km 35. A tenerle testa ci hanno pensato le connazionali Gebreslase e Yehualaw, ma quest’ultima ha poi pagato dazio vedendosi superare dalla marocchina Gardadi, autrice di una gara sensazionale con tanto di sorpasso per il podio negli ultimi mille metri, e chiudendo infine in 5ª posizione.
La posizione numero quattro è finita invece nelle mani dell’israeliana Salpeter in 2h25’38’’.
A tenera alto l’onore italiano, invece, ci ha pensato Giovanna Epis. La 34enne veneta che lo scorso anno agli europei di Monaco chiuse in 5ª piazza, questa volta è stata 3ª fra le atlete continentali e 12ª mondiale. Il suono crono di 2h29’12’’ dimostra il continuo miglioramento e sigilla una buonissima prova.
Getty ImagesAmane Beriso Shankule