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Per Antonella Palmisano anche una caduta poco dopo il giro di boa del decimo chilometro. È un bronzo che va festeggiato come fosse un oro perché nelle ultime due stagioni la marciatrice azzurra ha dovuto fare i conti con tanti problemi fisici e con un'operazione all'anca. Quella di Budapest era appena la sua seconda gara stagionale, dopo che in primavera era stata seconda agli Europei a squadre.
La 32enne tarantina ha fatto gara di testa, si è staccata come detto dopo la caduta, ma è riuscita prontamente a rientrare e intorno al 13esimo chilometro è stata anche al comando del drappello di sette atlete, dettando il ritmo. Un paio di chilometri dopo c'è stata però l'accelerazione della spagnola Perez e l'italiana non è riuscita a seguirla. Le manca ancora il cambio di ritmo repentino, che però potrebbe ritrovare per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno. Nel finale di gara, Palmisano ha inesorabilmente battuto le compagne, Garcia Leon, Gonzalez e Morejon.
Il palmares la dice lunga sulla campionessa pugliese: oltre all'oro olimpico, infatti, ci sono altre due medaglie di bronzo, ai Mondiali di Londra 2017 e agli Europei di Berlino 2018, più due sigilli agli Europei a squadre (2017 e 2021). Quello di Budapest è il secondo tempo nella carriera di Palmisano, meglio fece solo sei anni fa a Londra chiudendo in 1h26.36 e vincendo il bronzo iridato.
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