Lo spagnolo Alvaro Martin cannibale della marcia ai Mondiali di atletica di Budapest. Dopo aver vinto nella gara inaugurale della manifestazione, la 20 chilometri, si ripete nella 35 km con il tempo di 2h24'30”. L'accelerazione che annichilisce tutti gli avversari arriva a un chilometro dalla fine, l'ecuadoriano Pintado si deve accontentare dell'argento, mentre il giapponese Kawano giunge terzo al traguardo.
Delusione per l'Italia: Massimo Stano non conferma la medaglia d'oro conquistata un anno fa a Eugene e chiude solo settimo con il tempo di 2h25'59”. L'azzurro ha iniziato a sfilarsi dal gruppo dei migliori al 30esimo chilometro dopo aver cercato il forcing per riprendere il battistrada Quinion, alla fine squalificato.
La Spagna fa addirittura il bis (poker considerando la 20 km) grazie alla doppietta tra le donne da parte di Maria Perez, che si era aggiudicata la 20 km e ha prevalso su tutte anche nella 35 km. L'iberica ha fatto segnare un notevole 2h38'40", nonostante il gran caldo e la forte umidità di Budapest. Si tratta del sesto miglior crono di sempre ed è il nuovo record dei Campionati, a poco meno di un minuto e mezzo dal suo primato del mondo, stabilito lo scorso 21 maggio a Podebrady.
Argento, con il tempo di 2h40'52" per la peruviana Garcia Leon, che non riesce a bissare il titolo ottemuto in Oregon nel 2022, ma è brava a mettere da parte la delusione per il quarto posto nella 20 km di domenica scorsa. In terza posizione la greca 39enne Antigoni Ntrismpioti con il tempo di 2h43'22": per lei si tratta della prima medaglia in carriera. Al quarto posto la brasiliana Viviane Lyra, con un crono di 2h44'402 che è il nuovo record nazionale.
Getty ImagesLa Spagna fa centro nella marcia a Budapest