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Mondiali di Atletica, l'immagine di Giorgio Specchia: "Impresa folle e geniale"

27 AGOSTO
ALTRI-SPORT/ATLETICA

Per il commentatore de 'La Gazzetta dello Sport' la staffetta ha trascinato i tifosi: "E' un testimone passato per migliaia di mani, il professor Di Mulo ha fatto scelte coraggiose".

SPORT TODAY

"Dopo la semifinale della 4x100 Marcell Jacobs aveva detto che l'Italia avrebbe corso con loro nella finale, è stato così per tutti i 37"62 che hanno portato alla medaglia d'argento" esordisce con questa immagine Giorgio Specchia nel suo corsivo su 'La Gazzetta dello Sport' "Il testimone Azzurro è passato per migliaia di mani, anche se a Budapest contro gli USA di Noah Lyles eravate in quattro".

Il valore della prestazione va al di là del risultato, che di per di sé è il migliore del biennio: "L'Italia ha firmato un'impresa a metà tra il folle e il geniale, di sicuro poco pronosticabile alla vigilia iridata; un'impresa che arriva a quarant'anni di distanza dall'argento che ottenne a Helsinki, nella prima edizione del Mondiale, il quartetto Tilli-Simionato-Pavoni-Mennea. E' il secondo capolavoro di una staffetta che ha conquistato l'oro ai Giochi di Tokyo: quella magica serata era stata seguita dalle delusioni di Europei e Mondiali 2022, quando gli Azzurri vennero esclusi dalla finale; questo gruppo in realtà non si è mai sfaldato, è rimasto unito anche nelle sette gare tra Tokyo e Budapest. Dopo lo strepitoso 37"50 in Giappone, non si era più scesi sotto i 38": la semifinale in Ungheria era stata l'avviso al mondo che Rigali-Jacobs-Patta-Tortu c'erano (37"65), la finale è stata il punto esclamativo".

La staffetta si alimenta del lavoro di chi partecipa ai raduni e magari non si gode sempre la luce dei riflettori e rilancia le ambizioni verso Parigi di un stella frenata da qualche acciacco: "I ragazzi sottolineano sempre che si vince e che si perde in otto atleti, titolari e riserve; radunarsi, passarsi il testimone un pomeriggio intero in pieno agosto a Roma è l'occasione per stare insieme, parlarsi, caricarsi. La definizione ideale è quella di Jacobs, una Squadra che è una 'famiglia'. Non ha sbagliato una scelta, coraggiosa che fosse, il professor Filippo Di Mulo, responsabile della velocità rientrato in Federazione nel 2017; da allora il settore velocità ha ripreso vigore. Ha confermato Jacobs in seconda frazione e Tortu in ultima, come all'Olimpiade, e si è inventato Patta sulla curva finale e Rigali sui blocchi; non ha mollato chi aveva deluso, i vari Desalu, Jacobs, Tortu.. Poi c'è il Capitano che motiva tutti col suo esempio, quel Tamberi che ha invertito la rotta di questi Mondiali: ci lasciano un'altra certezza, Marcell sa ancora fare il fenomeno, basta stia in salute".

Tortu

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