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Jacobs, 100 metri di incredulità: "Sono dove volevo essere. Tamberi mi ha gasato"

1 AGOSTO
ALTRI-SPORT/ATLETICA

Le prime parole del neo campione olimpico dopo l'impresa di Tokyo: "Sognavo questo momento da quando ho iniziato a correre. È il premio per le tante batoste subite".

SPORT TODAY

L'uomo più veloce del mondo. Ma anche il più tranquillo.

Se Gianmarco Tamberi non ha saputo trattenere lacrime ed emozione dopo la conquista della medaglia d'oro a Tokyo 2020 nel salto in alto, è un Lamont Marcell Jacobs inaspettatamente controllato quello che, ai microfoni di 'Rai Sport', ha commentato quella che si candida a pieno diritto a diventare l'impresa più clamorosa di sempre dello sport italiano, la vittoria dei 100 metri ai Giochi Olimpici.

"Non ho ancora realizzato quello che ho fatto, ci metterò tanto tempo, forse lo farò stanotte guardando il soffitto o ci metterò una settimana. Sembra tutto irreale e invece è successo veramente". 

Poi il racconto dell'abbraccio in pista con lo stesso Tamberi dopo la vittoria: "Mi sentivo meglio di condizione rispetto alla semifinale. Vedere Jimbo che ha saltato e ha preso l'oro mi ha gasato, sono la persona più felice al mondo in questo momento".

Quindi gli inevitabili ringraziamenti: "La mia crescita? Abbiamo creato un grande staff intorno a me. Ho fatto un grandissimo lavoro mentale. Rinrazio la mia mental coach. Saluto tutti, la mia compagna, la mia famiglia e i miei figli. Siete stati il mio supporto".

"Dopo Usain Bolt Marcell Jacobs? Il mio sogno era arrivare fin qui, da quando ho iniziato a correre. Tutte le batoste che ho preso hanno portato a questo. Adesso voglio solo salire sul gradino più alto del podio e sentire l'inno".

Jacobs, Tamberi

Getty ImagesMarcell Jacobs e Gianmarco Tamberi a Tokyo

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