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Filippo Tortu è finalmente tornato negativo dopo aver contratto per ben due volte nel 2021 il Covid 19. L'azzurro, che a differenza di altri colleghi, non è al caldo ma è rimasto a Milano per prepararsi alla nuova stagione sta meglio e si prepara al 2022.
Tortu, come spiega a Gazzetta Dello Sport, non ha mai smesso di allenarsi e a breve alzerà il ritmo dopo aver superato anche l'ostacolo virus. Sarà una stagione per lui e per tutto il movimento dell'atletica molto intensa tra Europei e Mondiali.
Inevitabile pensare anche alla staffetta azzurra: "Temo sarà difficile gareggiare prima dei Mondiali di Eugene di Luglio. Anche perché in un meeting le pressioni sono diverse da quelle di una grande rassegna - e pii - Ai Mondiali potremo ripeterci: l'importante è che si lavori insieme. A Tokyo abbiamo corso con un quartetto inedito, ma avevamo un lungo vissuto comunque alle spalle. La nostra convivenza è sempre stata bella. Merito anche di uno come Manetti, titolare per anni, ai Giochi riserva ma pedina preziosa. Ha visto la finale in tribuna dalla seconda curva e ha corso al mio fianco».
E poi ci saranno i suoi 100, con la rivalità interna con Marcell Jacobs e i 200: «Si impara ad affrontarle solo correndone tante: più che l'ingresso in rettilineo, devo trovare dimestichezza nella fase che va dai 150 ai 180 - 190 metri»
Getty ImagesFilippo Tortu