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Il campione olimpico della 4×100 a Tokyo 2020 vuole confermarsi ad alti livelli e sui suoi obiettivi stagionali ha le idee chiare: “Punto alla finale iridata e al podio europeo sui 200 e a far bene in entrambi i casi con la 4×100“.
Il personale di 20.11 sui 200 metri siglato lo scorso anno a Nairobi è notevole, ma Tortu punta molto più in alto: “Quel 20.11 è un ottimo tempo, ma non mi basta. Voglio un meno 20 secondi, magari partendo da un 20.30 o giù di lì: sarebbe un’ottima base“. Il 23enne scommette anche su Marcell Jacobs: “Dato il lanciato, sui 200 vale ben meno di 20 secondi“.
Infine, Filippo Tortu ha chiuso l'intervista parlando della sua tecnica: “Nei 100 si va dritti, nei 200 ci si inclina e se sbagli traiettoria, ciao. Se prima avevo una percentuale di curve riuscite del 20, ora viaggio intorno al 60. Tendo ancora a stringerle troppo, a stare vicino alla riga e per uno con le leve come le mie è un problema. L’errore mi schiaccia, mi butta fuori: non ho le frequenze di un Desalu. Se però attacco la tangente più gradualmente, l’ingresso in rettilineo è redditizio e sfrutto al meglio il mio lanciato“.
Getty ImagesMarcell Jacobs e Filippo Tortu dopo la vittoria in staffetta a Tokyo 2020