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Patrizio Parcesepe è stato fondamentale nelle conquiste azzurre a Tokyo 2020, ma è uno di quegli attori dietro le quinte che non si prendono la luce dei riflettori. Stiamo parlando dell'allenatore di Antonella Palmisano e Maurizio Stano, entrambi oro olimpico nella 20 Km di marcia.
Il tecnico azzurro, nel corso di una lunga intervista alla Fidal, ha raccontato come è stato in grado di raggiungere un risultato così straordinario. Questi alcuni estreatti:
"E’ un percorso che non può che partire da lontano. Il risultato dell’incontro tra un allenatore che ha maturato esperienze importanti, e due atleti di classe e talento fuori dall’ordinario, come Antonella e Massimo. Due tra i più forti che io abbia mai visto”.
Poi passa nello specifico a parlare dei due atleti, Palmisano e Stano:
"Antonella è una donna che vuole avere tutto sotto controllo, si fa fatica a guidarla, ma ripaga con un impegno ed una dedizione senza limiti. E quando marcia, fai davvero pace col mondo. Massimo è un meticoloso, pretende il massimo da sé e dagli altri, mentre invece, fuori dalla professione, è un giocherellone“.
Ma la chiave del successo, per Parcesepe, è un'altra, e cioè che la luce dei riflettori si spenga presto su queste vittorie:
"Non scherziamo. Nessun tecnico può mai sentirsi arrivato. Per questo spero che l’attenzione si spenga presto, almeno per quanto mi riguarda. Voglio tornare alla mia normalità“.
Getty ImagesAntonella Palmisano