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Atletica, parla Tortu: "I 200? Erano un'incognita, ora mi sento sicuro"

10 AGOSTO
ALTRI-SPORT/ATLETICA

Filippo Tortu punta all’oro nei 200 metri agli Europei di Monaco: “Puntiamo a 3 medaglie. Non ci poniamo più limiti”

SPORT TODAY

Difficile garantire, andiamo per 3 medaglie poi magari torniamo con zero ma la verità è che ce le giochiamo davvero, non sono proibite. Ormai è cambiata la mentalità, non ci poniamo più limiti”.

A parlare, in una lunga intervista a La Stampa, è Filippo Tortu. Il campione olimpico nella staffetta 4x100 si sta preparando agli Europei di Monaco che inizieranno lunedì 15 agosto. Lo sprinter punta all’oro nei 200 metri. La stessa gara, nella stessa città in cui 50 anni fa Pietro Mennea vinse il bronzo. “Inizia il mio ciclo della memoria, questi Europei, nel posto dove Pietro si è rivelato, e i prossimi a Roma nello stadio dove Livio Berruti ha vinto le Olimpiadi nel 1960. Fa effetto, motiva. Spero - si legge nell’intervista a La Stampa - di rendere onore e di essere ispirato: una curva come l’amico Livio, che mi ha mandato messaggi ai Mondiali tra un turno e l’altro, e il rettilineo con il finale di Mennea sarebbe ideale”.

Tortu è tornato poi sulla staffetta 4x100 che non ha brillato ai Mondiali (complice anche l’assenza di Marcel Jacobs). “Come a volte esce la gara perfetta, capita pure quella al contrario e non ne centri una. Abbiamo sbagliato. Tutti. Le situazioni negative però - ha aggiunto Tortu - devono servire se non sarà una esperienza fine a se stessa sarà utile”. Lo sprinter ha sottolineato come di quell’esperienza si è portato dietro “tutto. La brutta sorpresa della staffetta e la consapevolezza dei 200 metri, una distanza che fino agli Usa era un’incognita e in cui ora mi sento competitivo. Era la quarta uscita, nelle prime tre ho sparato e mancato il bersaglio, ai Mondiali l’ho preso”.

Tortu Mondiali

Getty ImagesTortu Mondiali

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