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Atletica leggera: disciplina olimpica per eccellenza

16 AGOSTO
ALTRI-SPORT/ATLETICA

Da Bob Beamon a Pietro Mennea, da Micheal Johnson a Usain Bolt, una passione che sboccia ogni quattro anni ma che tiene gli italiani incollati allo schermo delle tv

SPORT TODAY

Sono 25 le discipline per cui si gareggia alle Olimpiadi nell’atletica leggera, quasi tutte hanno una prova sia maschile che femminile, ad eccezione della 50km di marcia che è riservata solo agli uomini.

Un discorso a parte va fatto per le prove multiple: gli uomini si sfidano nel decathlon e le donne nell’eptathlon.

Sono le corse di velocità su pista ad attirare l’attenzione delle folle, con la gara dei 100m che è considerata la più spettacolare di tutte.

Fanno parte di questa categoria anche le distanze dei 200m e dei 400m, mentre vengono considerate “mezzofondo” le gare degli 800m, 1500m, 5000m, 10000m e 3000 siepi.

Grandi emozioni le regalano altre corse sprint come i 110m ostacoli (100m per le donne) e le staffette 4x100 e 4x400. Sulla distanza si corrono altre tre “gare su strada”, 20 e 50km di marcia e infine la maratona (42,195 km) che si disputa come da tradizione l’ultimo giorno delle Olimpiadi.

Le discipline menzionate fino a questo punto vedono la presenza in pista di tutti gli atleti contemporaneamente, a differenza dei “concorsi” in cui solo un atleta alla volta può accedere alla pedana di gara.

Questi si suddividono a loro volta in lanci (giavellotto, martello, disco e peso) e salti (lungo, triplo, in alto e con l’asta).

I record storici

Chi non ricorda il famoso record di Bob Beamon nel salto in lungo stabilito alle Olimpiadi del 1968 con un salto di 8,90 metri?

E’ senza dubbio uno dei record più longevi di sempre, battuto solamente nel 1991 da Mike Powell, dopo una sfida epica con Carl Lewis, con un balzo di 8,95m.

Anche il nostro Pietro Mennea è stato per molti anni detentore di un record mondiale: corse i 200m in 19”72 nel 1979 alle Universiadi di Città del Messico, primato migliorato dallo strepitoso Michael Johnson 17 anni più tardi.

Venendo ai giorni nostri l’atleta che fa sognare più di tutti è il giamaicano Usain Bolt, detentore del record del mondo dei 100m con il tempo di 9”63.

Attualmente il più antico record del mondo risulta essere quello degli lancio del disco detenuto Jurgen Schult e stabilito nel 1986 con la distanza di 74.08 mt

Storicamente tra gli uomini c’è maggiore ricambio (solo disco e martello hanno record stabiliti negli anni Ottanta) e tra i più antichi da battere ci sono quelli di Florence Griffith del 1988 (100m e 200m), Marita Koch del 1985 (400m) e Stefka Kostadinova del 1987 (salto in alto).

I plurimedagliati

Bisogna tornare agli anni Venti per scovare il migliore atleta di tutti i tempi, capace di vincere ben 12 medaglie alle Olimpiadi (9 ori e 3 argenti).

Si tratta del finlandese Paavo Nurmi, mezzofondista in grado di compiere gesta straordinarie, come quella di vincere a Parigi nel 1924 le gare di 1500m e 5000m a distanza di un’ora l’una dall’altra.

Nell’atletica leggera uno dei miti di sempre è lo statunitense Carl Lewis, soprannominato “il figlio del vento”.

Tra il 1984 e il 1996 ha conquistato 9 medaglie d’oro e una d’argento nelle gare di velocità (100m, 200m e 4x100) e salto in lungo.

Proprio ai Giochi di Los Angeles del 1984 riuscì nell’impresa di vincere un oro in ciascuna di queste specialità.

Sono quattro le medaglie d’oro anche per l’americano Al Oerter, campione nella specialità del lancio del disco in quattro edizioni consecutive delle Olimpiadi (Melbourne ’56, Roma ’60, Tokyo ’64 e Città del Messico ’68).

Italiani nella storia

Il primo azzurro a vincere una medaglia olimpica nell’atletica leggera è stato Emilio Lunghi, genovese che nel 1908 portò a casa l’argento negli 800m piani.

Qualche anno più tardi si distinse nella marcia Ugo Frigerio, vincitore di tre medaglie d’oro tra il 1920 e il 1924.

Nel 1936 l’Italia si aggiudicò la prima storica medaglia d’oro nella velocità grazie a Ondina Valla, prima nella gara degli 80m ostacoli.

Il primo uomo a trionfare nelle gare sprint fu Livio Berruti, che a Roma nel 1960 vinse i 200m davanti ai favoritissimi statunitensi.

Velocista era anche Pietro Mennea, vincitore dei 200m nel 1980, anno in cui l’Italia chiuse con tre ori nell’atletica grazie a Sara Simeoni (salto in alto) e Maurizio Damilano (20km di marcia).

Anche l’edizione dei giochi del 1984 si chiuse con tre primi posti ottenuti da Alberto Cova (10000m), Alessandro Andrei (getto del peso) e Gabriella Dorio (1500m).

Dagli anni Novanta ai giorni nostri solamente Fiona May è stata in grado di salire sul podio in due edizioni delle Olimpiadi.

La campionessa di salto in lungo vinse l’argento sia ad Atlanta nel 1996 che a Sydney nel 2000.

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