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"Diciamo che ci stiamo reciprocamente un po’ sullo stomaco. Fred, quando commentando i miei Euroindoor mi ha preso per i fondelli, mi ha dato fastidio. Spesso lascio correre, non in questo caso".
Non nega così il sogno di una sfida: "L’ideale sarebbe una sfida uno contro uno, come sui ring del pugilato e come accadde a Toronto nel 1997 con un attesissimo 150 tra il canadese Donovan Bailey e lo statunitense Michael Johnson, i re dello sprint di quei giorni. Anzi, il massimo sarebbe una serie su tre gare: una a casa mia, una a casa sua e una, la bella, in campo neutro, magari proprio ai Mondiali. Pur nel rispetto della tradizione e della sacralità del nostro sport, per attirare i giovani e gli sponsor, serve trovare nuovi format”.
Nelle settimane scorse i due si sono divertiti a provocarsi a vicenda. Ora si affronteranno sicuramente ai Mondiali di Budapest (19-27 agosto).
Getty ImagesMarcell Jacobs