_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
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"È la prima volta che mi capita una cosa simile e a livello psicologico è dura - ha continuato la Palmisano -. Da febbraio 2021, quindi prima delle Olimpiadi, ho iniziato a soffrire in forma lieve dell’addormentamento della gamba sinistra ma sono riuscita comunque a terminare regolarmente la preparazione per i Giochi, a maggio. Con l’allenamento e corricchiando il dolore passava, dopo è peggiorato, tanto che lo stesso appuntamento con Tokyo era diventato a rischio per me; i problemi più seri sono partiti con l’infiammazione del nervo genitofemorale, nella zona dell’inguine. Con delle infiltrazioni di cortisone e marciando in maniera diversa sono riuscita a partecipare – e vincere – alle Olimpiadi, senza però ancora renderci conto davvero quale fosse la causa e quale la conseguenza di quegli addormentamenti dell’arto inferiore sinistro. Dopo i due mesi abbondanti di stop post Tokyo l’infiammazione era passata, io avevo resettato un po’ tutto, a dicembre ci siamo rimessi in marcia per la preparazione invernale, ma a febbraio, con l’aumento dei chilometri in allenamento, si sono ripresentati puntuali i problemi alla gamba".
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