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Ecco le dichiarazioni del velocista italiano ai microfoni di OA Sport, durante l’ultima puntata di Sprint2U: “Ho fatto football americano insieme all’atletica fino a quando ho vinto gli Indoor. Avevo questo sogno di giocare un giorno nell’NFL, ero molto carente a livello di doti fisiche ma avevo del talento, quindi per migliorarmi ho deciso di cominciare a fare atletica. In poco tempo l’atletica mi ha dato più soddisfazioni e dopo aver vinto gli Italiani ho scelto di dedicarmi esclusivamente all’atletica“.
Riguardo le motivazioni che lo hanno, di fatto, allontanato dal football americano: “Era diventato pesante, perché il mio corpo ha cominciato a cambiare in pochi mesi e ho iniziato ad avvertire delle sensazioni di stanchezza. Faccio atletica dalle cinque e mezza alle otto, poi dalle nove alle undici facevo football. All’inizio non mi pesava la cosa, ma col tempo ho cominciato a risentirne, quindi a quel punto ho scelto l’atletica. Ho cominciato a fare atletica sapendo di avere qualcosa in più ed ero pronto ad andare forte. Sono contento di riuscire a soddisfare le aspettative che mi impongo, ma finora abbiamo fatto ben poco e c’è ancora tanto da fare più in là“.
In chiusura un commento sule emozioni che proverà indossando la maglia azzurra, agli Europei Under 23 in Finlandia di metà luglio: “Sono un po’ spaventato in realtà. Non per la gara che dovrò fare, perché da quel punto di vista non vedo l’ora, per per tutto quello che c’è attorno alla competizione. Un po’ di paura ce l’ho, di quello che non si conosce si ha sempre un po’ di timore“.
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