Le cinque medaglie d'oro dell'atletica leggera italiana alle Olimpiadi di Tokyo 2020 resteranno nella storia dello sport azzurro. Stefano Mei, Presidente della Fidal, in un'intervista al Corriere dello Sport è tornato sull'argomento: "Non avrei mai potuto immaginare che i nostri ragazzi avrebbero riscritto la storia dello sport italiano. La svolta in quei dieci minuti del 1° agosto con le due strepitose vittorie di Tamberi e Jacobs. Hanno dato impulso a tutta la squadra".
"l successi di Jacobs ha spinto Tortu a mettersi alle spalle tutte le sfighe degli ultimi tempi, Covid compreso. Sono stato atleta anch’io e capisco quando all’improvviso diventi il numero 2, ma Filippo ha tante qualità morali e un rapporto fantastico col papà. Non sono un tecnico, ma a Parigi 2024 lo vedo sui 200“.
I progetti futuri: "La scaletta delle cose da fare è semplice: primo sfruttare questi successi facendo promozione verso i giovani; secondo mettere nelle migliori condizioni non solo i medagliati e i finalisti, ma tutti quelli sui quali puntare fino a Parigi 2024 e oltre, anche chi per un motivo o l’altro non è andato a Tokyo. Incontrerò La Torre per impostare il lavoro dei prossimi tre anni, investendo sui tecnici, dalle periferie al centro. Non voglio importare allenatori dall’estero, ma mettere i nostri in condizione di crescere professionalmente".
Sarà necessario un aumento di budget: "7 milioni di euro? Queste erano cifre riconosciute quando vincevamo zero medaglie. Ora mi aspetto che vengano ampiamente riviste“.
Getty ImagesMarcell Jacobs e Filippo Tortu dopo l\'oro in staffetta a Tokyo 2020