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Almeno fino alla serata di venerdì non si è resa necessaria l'intubazione per Alex Zanardi, ricoverato nell'unità di terapia intensiva dell'ospedale San Raffaele di Milano. Lo riferisce l'agenzia Ansa, riportando quanto dichiarato dall'ufficio stampa della struttura sanitaria, che ha confermato come il campione abbia trascorso una notte tranquilla.
Il nosocomio milanese ha comunicato inoltre che non sono previsti per la giornata di sabato bollettini medici sulle condizioni del campione paralimpico, trasferito venerdì da Villa Beretta, la struttura di Costa Masnaga che lo aveva accolto per iniziare il percorso di neuro-riabilitazione, a causa di condizioni cliniche ritenute instabili, che lo hanno costretto a un nuovo ricovero in terapia intensiva.
Secondo quanto riportato dall'Ansa, inoltre, la scelta di trasferire Zanardi a Milano è dovuta anche al fatto che fra giovedì e venerdì si è manifestata un po' di febbre, benché non ci sia stato bisogno, da parte dei medici, di ricorrere all'intubazione.
L’ex pilota di Formula 1 era stato dimesso solo pochi giorni fa dall’ospedale Le Scotte di Siena, dopo il grave incidente del 19 giugno, quando si era schiantato con la sua handbike contro un camion vicino a Pienza. L’olimpionico, a Siena, aveva subito tre interventi chirurgici alla testa, prima di risvegliarsi dal coma farmacologico ed essere trasferito Villa Beretta, per iniziare la riabilitazione.
Dopo il trasferimento al San Raffaele, il direttore sanitario dell'Ospedale Valduce, Claudio Zanon, aveva comunicato ufficialmente: "A fronte di intercorsa instabilità delle condizioni cliniche di Alex Zanardi, dopo opportune consultazioni con il dottor Franco Molteni, Responsabile del Dipartimento di Riabilitazione Specialistica Villa Beretta, struttura collegata all’Ospedale Valduce, dove il paziente era ricoverato dal 21 luglio, e gli specialisti di riferimento, è stato disposto il trasferimento al reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano".
Le condizioni di Zanardi preoccupano ma l'instabilità era preventivabile, secondo quanto dichiarato al 'Corriere della Sera' dal medico che soccorse il campione sul luogo dell'incidente, Robusto Biagioni: "In questi casi, l’evoluzione clinica procede in un modo che definiamo ondulatorio – ha affermato -, con riprese che vanno oltre le più ottimistiche aspettative e peggioramenti improvvisi che possono lasciare sconcertati. Non bisogna esagerare con l’ottimismo ma allo stesso tempo neppure cadere nel peggior pessimismo se Alex ha avuto un aggravamento ed è tornato in terapia intensiva. Passaggi del genere potrebbero accadere ancora per un anno, la letteratura scientifica ce lo insegna".
@Cristian Rivaalex zanardi