CALCIO/EUROPA LEAGUE

Roma, Cafu: "De Rossi può diventare il Ferguson giallorosso"

18 APRILE
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Ecco le parole del brasiliano a poche ore dal ritorno dei quarti di finale di Europa League tra le sue due ex squadre

SPORT TODAY

Sale l'attesa per il ritorno dei quarti di finale di Europa League tra Roma e Milan in programma alle ore 21 allo Stadio Olimpico di Roma. Si riparte dall'1-0 conquistato dai giallorossi al Meazza nei primi 90 minuti grazie al colpo di testa di Gianluca Mancini. Cafu, doppio ex della sfida, dalle colonne della Gazzetta dello Sport commenta: «Sarà una partita molto bella, allo Stadio Olimpico lo spettacolo non manca mai grazie a un pubblico unico al mondo. Per chi tifo? É come chiedere a un bambino se vuole più bene alla mamma o al papà». 

Da De Rossi e la Roma al sombrero a Nedved 

L'ex terzino brasiliano spende poi parole al miele per Daniele De Rossi, confermato dai Friedkin sulla panchina giallorossa anche al termine della stagione: «Ha tutte le qualità per ricoprire un ruolo ancora più importante, diventando per la Roma ciò che è stato Ferguson per il Manchester United». Riavvolgendo indietro il nastro torna a quella giocata rimasta negli annali della Serie A: «Se devo scegliere un ricordo dico il sombrero a Nedved nel derby contro la Lazio. Un mio amico romanista, Vincenzo, mi fomentava. Appena mi è capitata l'occasione ho pensato che poteva essere il modo più elegante per annichilire l'anniversario».

Cafu e i top mondiali

Il Pendolino, così venne soprannominato dai tifosi della Roma, chiamato a scegliere il suo possibile erede commenta: «I migliori per me sono Hakimi del PSG, Walker del Manchester City e Alexander Arnold del Liverpool. I miei top mondiali? Tecnicamente Ronaldinho è stato il più forte di tutti. Da bambino si allenava dribblando il cane, come Denilson. Provateci e capirete... Ronaldo il fenomeno aveva invece una velocità supersonica, oltre alla tecnica: se gli arrivava palla l'avversario sapeva di essere spacciato. Quindi Totti. Non so come facesse, un'intelligenza calcistica totale e sinapsi velocissime. Ma mai come le mie...». Cafu, infine, rivela: «Alzare la Coppa del Mondo da capitano del Brasile non ha eguali. Mi è successo nel 2002. Tra l'altro il capitano doveva essere Emerson, che però si infortunò alla spalla facendo il portiere in allenamento». 

Getty ImagesCafu is backing Brazil for glory at the World Cup

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