TOKYO 2020/OLIMPIADI NUOTO

Nuoto sincronizzato: la gara

13 LUGLIO
TOKYO 2020/NUOTO

Il nuoto sincronizzato fece il suo debutto come sport dimostrativo durante i Giochi di Helsinki 1952

SPORT TODAY

Il nuoto sincronizzato fece il suo debutto come sport dimostrativo durante i Giochi di Helsinki 1952 per apparire nuovamente ai Giochi di Roma 1960.

È diventato una disciplina olimpica ai Giochi di Los Angeles 1984. Da allora, i regolamenti dello sport sono cambiati più volte. Inizialmente, lo sport consisteva in due eventi: singolo e duo. In seguito il singolo venne accantonato in favore delle competizioni a squadre.

La competizione prevede un esercizio tecnico e un esercizio libero. Nell’esercizio tecnico,  le nuotatrici devono realizzare una serie di elementi obbligatori, con relativo coefficiente di difficoltà assegnato, entro un determinato limite di tempo. In quello libero, invece, le nuotatrici possono personalizzare la loro esibizione senza la necessità di realizzare alcun elemento obbligatorio. Spesso le atlete iniziano con coreografie fuori dalla piscina, avendo a disposizione 10 secondi per tuffarsi in acqua.

Per entrambi gli esercizi i giudici assegnano un punteggio in base alla qualità tecnica, grazia, delicatezza, alla creazione artistica in sincronia con la musica, verificando la forza, l'altezza di ogni figura e il rispettivo atteggiamento (espressione artistica), avendo a disposizione un massimo di 10 punti. Le atlete possono essere penalizzate se toccano il fondo della piscina, toccano i bordi, o si esibiscono stancamente senza alcuna grazia o sorriso.

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