_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })(); (function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });
Simona Quadarella ha raggiunto Tokyo.
Finalmente il sogno della nuotatrice romana, detta "Veleno" per la sua cattiveria agonistica, prende forma. L'azzurra ha dovuto rimandare di qualche giorno la partenza a causa di un virus intestinale che l'aveva relegata a letto.
Messo alle spalle anche questo ostacolo una delle azzurre più attese si prepara alla sua prima edizione dei Giochi, come ha spiegato a "Gazzetta dello Sport".
«Quando nuoto sono in una bolla, da sola. Completamente. Sento solo me stessa, sento il respiro, l'acqua nient'altro. Neanche il movimento delle altre che nuotano accanto a me. E questo mi aiuta a concentrarmi molto. La cosa importante che ho in testa è sempre stata la stessa: sono scaramantica ma penso a qualcosa di grande».
Per quanto riguarda i 1500, la sua gara e chi possa essere favorita tra lei e la Ledecky spiega: «La statunitense è una grande atleta, competere con lei è un orgoglio per me. Gli 800 dei Mondiali 2019 sono stata una gara molto emozionante ma volevo a tutti i costi vincere e quando è così è peggio. È come la Roma che batte la Juve...Cercherò di starle vicino ma non davanti nei primi metri, perchè lei parte molto forte ma anche nei finali è molto forte.. Ogni gara è diversa. Prima io ero più insicura vedevo Katie troppo lontana. Dopo i Mondiali ho preso più sicurezza e consapevolezza».
L'azzurra non ha paura della tensione, sa di essersi allenato tanto e molto in vista di questo impegno che sogna da una vita, da quando era piccola e nuotava con la sorellina Erica.
Getty ImagesSimona Quadarella