TENNIS

Tennis, lo strano rapporto di Djokovic con la pressione

28 LUGLIO
TENNIS

Il serbo numero uno del mondo ha parlato di un problema che sempre più di frequente sta caratterizzando le performance degli sportivi d'elite.

SPORT TODAY

Naomi Osaka, Simon Biles, Tom Dumoulin. Negli ultimi tempi l’elenco di atleti di livello che hanno subito gli effetti nefasti della pressione si è allungato in maniera preoccupante mostrando come non tutti siano in grado di reggere e sopportare le complesse dinamiche del mondo sportivo.

Per primeggiare nella loro disciplina, i tennisti sono fra quelli che più, quotidianamente, sono costretti a convivere con aspettative molto alte, elemento questo che spesso finisce per inficiare prestazioni e risultati.

Non è questo il caso di Novak Djokovic che, come ha rivelato, ha un rapporto piuttosto peculiare con questo "nemico".

La pressione è un privilegio, almeno per come la vedo io. Senza pressione, non esisterebbe lo sport professionistico. Se miri a raggiungere i livelli più alti in qualsiasi sport, è bene che impari fin da subito come gestire la pressione sia dentro che fuori dal campo di gara” ha spiegato Djokovic.

“Non sto dicendo che io non avverto tutto quel rumore che mi circonda, ma faccio in modo che non arrivi a distruggermi. So di avere abbastanza esperienza per entrare in campo e giocare il mio miglior tennis” ha detto il serbo prima di fare un esempio concreto.

"Mi vengono in mente le Olimpiadi di Rio 2016. Ero il grande favorito, avevo vinto quattro degli ultimi cinque Slam ed ero il numero al mondo. La sensazione era simile a quella di adesso, ma ora sono molto più esperto”.

Novak Djokovic

Getty ImagesNovak Djokovic

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