Per Djokovic l’ostacolo più arduo?

A New York siamo arrivati alla fase decisiva dell’ultimo Slam della stagione con Novak Djokovic che si trova a due sole vittorie dal tagliare un traguardo che lo metterebbe un gradino sopra rispetto alle altre due leggende Roger Federer e Rafael Nadal.

Dopo l’affermazione ai danni del nostro Matteo Berrettini, il n. 1 al mondo è però atteso dalla sfida probabilmente più complicata del torneo contro il tedesco Alexander Zverev, capace di sconfiggerlo nelle recenti Olimpiadi di Tokyo con il punteggio 1-6 6-3 6-1.

Il teutonico sta vivendo una estate magica ed è in striscia positiva da ben sedici incontri, essendosi aggiudicato anche il Masters 1000 di Cincinnati dopo la medaglia d’oro in Giappone; non va, inoltre, dimenticato che il 24enne di Amburgo ha battuto Nole in altre due occasioni nella finale di Roma nel 2017 e alle Atp Finals di Londra l’anno successivo.

Nonostante quanto appena scritto, i bookmakers si sono ugualmente schierati in favore del serbo che è ben consapevole di avere a disposizione una opportunità unica per completare il Grande Slam dopo aver già trionfato a Melbourne, Parigi e Wimbledon.

In caso di successo, Djokovic andrebbe poi ad affrontare in finale il vincente del confronto tra Felix Auger-Aliassime e Daniil Medvedev, numero 2 del seeding a New York.

Anche se l’unico precedente ha visto grande equilibrio in campo con l’affermazione del russo al tie-break del 3° set a Toronto nel 2018, i quotisti concedono pochissime possibilità al canadese che non ha mai raggiunto l’atto conclusivo di uno Slam.

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Getty ImagesDjokovic