TENNIS

Il ritorno di Murray: "Ora sto bene, molti non credono in me"

14 GIUGNO
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Il tennista scozzese ha parlato anche del possibile ritiro di Federer e della questione GOAT che vede protagonisti lo svizzero, Djokovic e Nadal.

SPORT TODAY

Andy Murray è pronto a tornare. Il tennista scozzese scenderà in campo al torneo del Quenn’s dopo circa tre mesi di assenza. L’ex numero uno del mondo, vincitore di due medaglie d'oro individuali alle Olimpiadi e di 3 Grandi Slam vuole arrivare al meglio a Wimbledon, il prestigioso torneo che ha vinto due volte.

Queste le parole di Murray in conferenza stampa: "Ora mi sento bene. Ovviamente non sono al 100%, ma mi sono allenato bene nell’ultimo mese. Mi sono allenato a Wimbledon e poi sono venuto qui qualche giorno fa per adattarmi alle condizioni dei campi. Non so ancora come reagirà il mio fisico dopo la partita. Dopo gli allenamenti è sempre andato tutto bene; vedremo cosa succederà dopo una partita vera. Non so esattamente cosa si aspettano tutti da me, ma a giudicare da quello che si vede sui social media, molte persone non credono che io possa competere ancora ad alti livelli".

In tanti parlano dell'ultimo Wimbledon per Federer, ma Murray se la ride: "Ho sentito molte volte parlare del suo ritiro negli ultimi anni. Ricordo quando perse contro Robredo agli US Open, tutti parlavano della fine della sua carriera. Sono passati quasi otto anni e Federer ha continuato a fare miracoli. Non so se smetterà di giocare quest’anno. Sarei sorpreso se lo facesse, considerando il modo in cui gioca e compete oggi. Sembra che ami ancora giocare a tennis e vorrei che tutti lo incoraggiassero a continuare il più a lungo possibile. Sono sicuro che Federer mancherà a tutti quando deciderà di ritirarsi".

Infine, Murray ha affrontato il tema GOAT: "Dobbiamo aspettare e vedere cosa succede, le loro carriere non sono finite. Quello che Novak Djokovic ha ottenuto è incredibile. Non solo ha vinto tutti i tornei Masters 1000 in più di un’occasione, ma ha fatto lo stesso con i tornei del Grande Slam. Questo ovviamente gli assegna molti punti nella battaglia per determinare il GOAT, perché quello che ha fatto è incredibile. Non possiamo nemmeno dimenticare Rafael Nadal, che ha vinto il Roland Garros tredici volte. Poi ovviamente c’è Roger. È ancora un tennista unico nonostante abbia affrontato diverse generazioni e continua a giocare ai massimi livelli. Detiene molti record e i risultati che ha raggiunto sull’erba sono irraggiungibili. Quindi tutti hanno ragioni sufficienti per essere il GOAT. L’unica cosa chiara è che stiamo vivendo l’epoca migliore della storia del tennis".

Andy Murray

Getty ImagesAndy Murray

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