Australian Open 2023 - il diario del torneo femminile

Riviviamo quanto accaduto a Melbourne nel torneo femminile in queste due settimane che hanno incoronato la bielorussa Sabalenka.

Promossa

Undici vittorie in altrettante partite disputate: il 2023 di Aryna Sabalenka non poteva iniziare in modo migliore con il successo nell’appuntamento di Adelaide e il primo sigillo in un Major al termine di un percorso che l’ha vista perdere un set soltanto in finale contro Elena Rybakina. Vittoria meritata anche in virtù dei progressi messi in mostra sul piano della tenuta mentale con la potenza della 24enne di Minsk che ha finalmente preso il sopravvento sulla sua emotività.

Bocciata

La vera sconfitta di questa edizione dell’Australian Open è la n. 1 al mondo, Iga Swiatek, che già alla United Cup aveva mostrato qualche difficoltà di troppo; a soli 21 anni, la polacca ha ovviamente tutto il tempo per rimettersi in carreggiata, tuttavia non dovrà sottovalutare il calo di rendimento accusato dopo essersi imposta a New York.

Rimandata

Camila Giorgi non disputa un brutto torneo, raggiungendo il 3° turno a Melbourne prima d’incappare in una sconfitta onorevole contro Belinda Bencic, testa di serie n. 12; il problema è che, a 31 anni compiuti, le possibilità di piazzare un acuto negli Slam si stanno riducendo sempre più anche se, a voler rimanere ottimisti, va comunque ricordato il caso di Flavia Pennetta trionfatrice all’Open degli Stati Uniti 2015 quando ne aveva già 33.

La delusione più grande

Quattro statunitensi nella top 15 della classifica WTA, con due semifinaliste nella scorsa edizione dell’Australian Open, producono una presenza impalpabile in questo primo Slam della stagione con la sola Jessica Pegula in grado di arrivare ai quarti dove incassa, però, un pesante k.o. contro Vika Azarenka: dal tennis americano in rosa ci saremmo aspettati molto di più.

Che sorpresa!

Magda Linette è un’atleta che non si era mai spinta oltre il terzo turno in uno Slam, ma a Melbourne realizza il sogno di una vita, arrivando a sorpresa in semifinale: da sottolineare, poi, che non si tratta di un risultato frutto del caso con la nativa di Poznan capace di superare ben quattro tenniste che la sopravanzano nel ranking WTA prima di arrendersi alla futura vincitrice Sabalenka. Giù il cappello davanti alla polacca che vede ripagati in un colpo solo i sacrifici di una intera carriera!

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Getty ImagesAryna Sabalenka