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Godzilla vs Kong, versione basket

2 APRILE
BASKET/NBA

Con l'arrivo di Andre Drummond ai Lakers e di Lamarcus Aldridge ai Nets, onestamente è difficile scommettere contro una finale NBA che possa essere diversa.

GUIDO BAGATTA

Con l’arrivo di Andre Drummond ai Lakers e di Lamarcus Aldridge ai Nets, onestamente è difficile scommettere contro una finale NBA che possa essere diversa. In attesa di recuperare LeBron e Davis, Los Angeles ha perso con Milwaukee. La partita dell’altra sera era l’esordio dello stesso Drummond che si è presentato allo Staples Center in forma splendida, nonostante le tre ultime settimane trascorse ai margini dei Cleveland Cavaliers.

Drummond ha lasciato il parquet nel secondo quarto, dopo un tremendo pestone ricevuto da Lopez. All’inizio pareva qualcosa di grave, con l’alluce destro del nuovo acquisto molto conciato, dopo qualche ora sembrerebbe che il tutto si sia risolto con tanto dolore (e la perdita dell’unghia) ma niente altro. Drummond dovrebbe saltare un paio di partite ,al massimo. Con il suo arrivo, la presenza di Montrezl Harrell , il ritorno di Marc Gasol dai vari protocolli covid ai quali è stato sottoposto ed ovviamente Anthony Davis, i Lakers sono messi talmente bene in mezzo, che, trovare un qualcosa di simile nella storia NBA , diventa cosa davvero difficile.

E questo, ad ovest, sarà il loro vero vantaggio, al di la della superiorità di James e della freschezza in regia di Schroeder. Se  fate mente locale sui Clippers, troverete che in mezzo, i “cugini” non hanno purtroppo per loro, nessuna chance di cavarsela con i soli Zubac ed Ibaka a tentare di opporsi a… quanto sopra. Clips a parte, sempre nella western conference (contando che si giocherà sulle 7 partite) nessuno davvero, mi sembra capace di impensierire davvero questi Lakers, con una piccola eccezione fatta per Denver, sicurante meno “pesante” in mezzo, ma con l’aggiunta di Gordon e McGee in possesso di due lunghi veloci (soprattutto il primo) e difficili da marcare. I seppur sorprendenti Utah Jaz, leader della conference per praticamente tutta la stagione, in una ipotetica finale ad ovest ,sembrano, almeno sulla carta, davvero in difficoltà, e questo nonostante Rudy Gobert. Ma il francese è uno, gli altri ….quattro.

Quindi, per cercare un “match” sensato ai campioni carica, dobbiamo passare dall’altra parte del continente, dove, onestamente i Nets sono davvero davanti a tutti come possibili contender, compresa Miami, che pur si è rinforzata parecchio, nel mercato di riparazione. Il colpo di Aldridge, che sembrava quasi già in volo per la Florida quando si è fatto convincere che Brooklyn era ancora meglio, ha tolto agli Heat il giocatore che avrebbe permesso loro di fare un ulteriore salto in avanti.

Con l’ex Spurs ai Nets, le cose sono invece cambiate, credo in maniera definitiva, con un primo caso di una squadra che, nella storia NBA, possa contare di 5 “vere” superstar, da mettere in campo contemporaneamente. Magari non succederà tanto di frequente , ma provate a pensare ad un quintetto con Irving,Harden,Durant,Aldridge e Griffin insieme….Anche qui, solo sulla carta….buonanotte a tutti, Giannis incluso. Se non siete convinti dello spartito, sfogliate il resto del roster dei Nets, e capirete che la rotazione può tranquillamente continuare fino al dodicesimo giocatore in lista: Harris, Green Jordan, Johnson, Shamet…etc. etc. 
Pazzesco. Come la finale che potrebbe aspettarci a giugno.

Guido Bagatta

GUIDO BAGATTA
aldridge

Getty Imagesaldridge

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