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FIBA ed Eurolega non dialogano: basket al cortocircuito

1 DICEMBRE
BASKET/NBA

Lo strano rapporto tra Federazione internazionale, Eurolega e NBA condiziona l'attività dei club e rischia di falsare le qualificazioni al Mondiale 2023.

GUIDO BAGATTA

Credo che sul fatto che, così, le qualificazioni per le varie competizioni del basket FIBA proprio non vadano, siamo tutti d’accordo. Ovviamente, in questo caso, mi riferisco a quelle mondiali, giocate anche dall’Italia, ma il concetto deve essere esteso anche a quelle europee e olimpiche.

Oramai anni or sono, la FIBA ha perso un braccio di ferro, che pensava di vincere facilmente, con l’Eurolega, che, da quel momento, ha cominciato a farsi gli affari suoi, mettendo in calendario incontri di regular season, anche nelle finestre di stop dei vari campionati.

Sempre più o meno negli stessi anni, la stessa FIBA ha poi cercato di migliorare il suo rapporto con la NBA, quando si è portata a casa la possibile partecipazione dei vari giocatori impegnati oltreoceano, almeno alle Olimpiadi. Nelle altre competizioni, in teoria, tutti potrebbero anche giocarci, ma ,in pratica, molti ci rinunciano per…motivi personali o, meglio ancora, per le pressioni dei loro club di appartenenza.

In questi giorni abbiamo assistito alla prima delle due finestre per il periodo '21/22 con le varie nazionali impegnate in due partite, valide, come detto, per la qualificazioni ai prossimi Mondiali.

Ovviamente, nessun giocatore NBA era presente, stessa cosa per quasi tutti quelli di Eurolega, blindati dal turno infrasettimanale. L’eccezione che riguarda Davide Alviti, liberato dall’Armani per la doppia con Russia ed Olanda dell’Italbasket, non deve ingannare, visto che l’ex triestino, nelle rotazioni europee, non è mai praticamente presente.

Le numerose assenze, soprattutto nelle nazionali più blasonate, hanno generato risultati sorprendenti (e non veritieri, se teniamo conto delle …latitanze), che inevitabilmente faciliteranno assenze pesanti nel tabellone principale dei Mondiali “orientali” che ci aspettano nel 2023. Per capirci, quanto reale può essere la sconfitta della Serbia col Belgio o quella della Croazia con la Finlandia? Fate voi.

Gli Azzurri, per il doppio impegno con Russia ed Olanda, hanno dovuto rinunciare a Melli, Ricci ed ovviamente, Gallinari, tanto per citare i tre più forti rimasti in parcheggio. Assenze che si sono sentite (unite anche a quelle degli infortunati Belinelli e Mannion), con la pesante sconfitta di San Pietroburgo e la risicata vittoria del Palalido.

È quindi sempre più chiaro che ci sia qualcosa che non vada, ma la FIBA, pur con tutti i cambiamenti al vertice di questi ultimi due anni, continua a non capirlo, ostinandosi ad andare testa a testa con l’Eurolega, che, da parte propria, non la degna nemmeno di uno sguardo.

Magari nel futuro prossimo venturo le cose cambieranno e la nuova versione della creatura di Bertomeu, che sta cambiando goverance, sarà più disponibile a trattare e forse anche a spalmare un po’ di costi che, anche per i ricchi del basket europeo, stanno diventando insostenibili. Per adesso, però, ci vorrebbe un po’ più di diplomazia, che mi sembra essere stata dimenticata, da tempo, fuori di casa FIBA in quel di Losanna. 

Guido Bagatta

GUIDO BAGATTA

Getty ImagesIl logo della Fiba

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