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Tensione e commozione davanti alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale argentino a Buenos Aires, dove è stata disposta la camera ardente di Diego Armando Maradona, morto mercoledì a 60 anni dopo una violenta crisi respiratoria.
La lunga attesa all'ingresso (previsto un milione di persone) ha agitato gli animi di molte persone che si sono scontrate con la polizia in assetto antisommossa. Dopo alcune cariche e lanci di lacrimogeni la situazione si è calmata.
La gente deve superare i controlli di sicurezza per poter entrare nell'edificio e poi sfilare a qualche metro di distanza dalla bara. Le persone possono sostare qualche secondo, lanciare fiori, bandiere e magliette, materiale che viene subito raccolto dagli addetti alla sicurezza. La bara, di legno chiaro, è chiusa, coperta da una bandiera argentina, da una maglietta della nazionale con il numero 10 e da un'altra del Boca Juniors. Le tv argentine mostrano la lunga fila delle persone in attesa che alle 7 locali del mattino è di centinaia di metri, prolungandosi fino all'Avenida 9 de Julio.
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