CICLISMO/TOUR DE FRANCE

Tour de France: le pagelle della seconda settimana

17 LUGLIO
CICLISMO/TOUR DE FRANCE

Attraverso le nostre pagelle speriamo di farvi rivivere le emozioni della seconda settimana della Grande Boucle.

MARIO COSCO

Decima tappa - Martedì 12 luglio, Morzine Les Portes du Soleil - Megève (145,1 km)

I primi 9 di 9 nazioni diverse

Magnus Cort Nielsen: 10

Ex maglia a pois, il danese centra la seconda vittoria in carriera al Tour de France: il baffo non scherza.

Nicholas Schultz: 9

L'australiano si fa rimontare sul filo di lana: bravo lo stesso.

Luis Leon Sanchez: 8,5

Allo spagnolo (39enne a novembre) non basta l'esperienza per vincere la tappa ma in compenso sale sul podio ed entra nella top ten della classifica generale.

Alberto Bettiol: 7

Il toscano conquista il premio della combattività: meglio di niente!

Simone Velasco: 6,5

Complice l'altezza (1.70), il bolognese scarta il volley (il cognome ce l'aveva) e si fa valere (a Megève è dodicesimo) in bicicletta.

Lennard Kämna: 6

Il tedesco manca il successo (arrivando decimo) e sfiora (11 secondi) la maglia gialla: doppia delusione.

Undicesima tappa - Mercoledì 13 luglio, Albertville-Col du Granon Serre Chevalier

Rivoluzione danese

Jonas Vingegaard: 11 (perché 10 e lode non basta)

Un lavoro di squadra (Jumbo-Visma) eccezionale e un'azione di forza impressionante sull'ultima salita permettono al danese di vincere la tappa e conquistare la maglia gialla: spaziale!

Nairo Quintana: 8,5

Il colombiano arriva secondo e balza al quinto posto della classifica generale a 21 secondi dal secondo posto: tenace.

Romain Bardet: 8,5

Terzo sul traguardo, secondo a 2'16" da Vingegard nella generale: profeta in patria?

Geraint Thomas: 8

Quarto di tappa e quarto nella generale: preciso.

Tadej Pogacar: 6 (media tra 4 e 8)

Sfiancato dal gioco di squadra della Jumbo-Visma, lo sloveno si pianta sull'ultima salita e arriva al traguardo in settima posizione con poco meno di 3 minuti (2'51" per la precisione) di ritardo da Vingegaard.  

Il voto? La media tra il 4 per il risultato e l'8 per il sorriso con cui veste la maglia bianca, che è importante ma non è gialla.

Italia: 1

No no, non è la pubblicità del sesto canale della televisione ma il voto che meritano i ciclisti italiani: il primo azzurro nella generale è Damiano Caruso, 27esimo a 33'01" da Vingegaard e a più di 20 minuti dalla top ten.

Dodicesima tappa - Giovedì 14 luglio, Briançon-Alpe d'Huez (165,1 km)

Super Thomas!

Thomas Pidcock: 10 e lode

Campione del mondo di ciclocross, campione olimpico di mountain bike, primo per distacco su L'Alpe d'Huez: tutto questo in meno di 23 anni (che il britannico raggiungerà il 30 luglio)!

Louis Meintjes: 9

Secondo sull'arrivo più prestigioso, tredicesimo nella classifica generale: complimenti al sudafricano.

Chris Froome: 8,5

Vincitore di 4 Tour de France, il keniano bianco sceglie il palcoscenico più prestigioso per regalarci sprazzi dell'antica classe.

Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar: 8

Lo sloveno fa di tutto per recuperare qualche secondo al danese ma lo scandinavo risponde colpo su colpo: ci sarà da divertirsi.

Geraint Thomas: 8

Il britannico tiene botta: terzo incomodo.

Giulio Ciccone: 7

Decimo su L'Alpe d'Huez e quarto nella classifica degli scalatori, l'abruzzese sogna la maglia a pois: siamo con lui!

Tredicesima tappa - Venerdì 15 luglio, Le Borg d'Oisans-Saint-Etienne (192,6 km)

Continua la festa danese

Mads Pedersen e Danimarca: 10

Dopo 3 secondi posti (compreso quello della seconda tappa di quest'anno), il campione del mondo del 2019 centra, dominando una volata a 3, il primo successo al Tour de France.

Il bilancio della Danimarca è clamoroso: maglia gialla, 3 successi di tappa (record eguagliato) per un totale di 24 vittorie nella Grande Boucle.

Speriamo che prima o poi il Tour parta dall'Italia.

Fred Wright e Hugo Houle: 8,5

Il britannico (secondo) e il canadese (terzo) hanno la sfortuna di giocarsi la volata con un velocista... danese per giunta.

Wout Van Aert: 7,5

Arrivando ottavo conferma di stra-meritare la maglia verde.

Italia: 6

Ganna sesto, Mozzato nono, Pasqualon decimo e Dainese undicesimo: di vincere una tappa non se ne parla, accontentiamoci dei piazzamenti.

Quattordicesima tappa - Sabato 16 luglio, Saint-Étienne-Mende (192,5 km)

Ci beffa l'Australia

Michael Matthews: 10

Dopo 2 secondi posti (sesta e ottava tappa), l'australiano (al quarto successo in carriera al Tour de France) conquista alla grande una frazione ricca di emozioni: chi la dura la vince.

Alberto Bettiol: 9

Non ci fosse stato il ritorno di Matthews, il toscano avrebbe regalato all'Italia il primo successo di tappa: bravo lo stesso!

Thibaut Pinot: 8

Arrivando terzo migliora il quarto posto della nona tappa: piano piano...

Jonas Vingegaard: 8

Il danese controlla senza fatica (apparente, si intende) gli attacchi di Pogacar: sicuro.

Quindicesima tappa - Domenica 17 luglio, Rodez-Carcassonne (202,5 km)

Terza doppietta belga

Jasper Philipsen: 10

Battendo il connazionale Wout Van Aert e il danese Mads Pedersen, il belga centra la prima vittoria in carriera al Tour de France: coraggioso!

Wout Van Aert: 9

Ipotecata la maglia verde, il campione belga insegue il terzo successo di tappa: a Carcassonne, intanto, arriva il quarto secondo posto.

Mads Pedersen: 8,5

Il danese sperava di bissare la vittoria di venerdì ma Philipsen e Van Aert non sono Wright e Houle.

Luca Mozzato: 8 (come il piazzamento)

Arrivando ottavo, il veneto coglie il quarto piazzamento tra i primi 10: 9-6-9-8.

Andrea Pasqualon: 7

Nono venerdì, decimo a Carcassonne: meglio di niente, dai.

MARIO COSCO
Vingegaard

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