CICLISMO/TOUR DE FRANCE

Tour de France, big chiamati all'azione a Quillan

10 LUGLIO
CICLISMO/TOUR DE FRANCE

La 14a tappa della Grande Boucle è quella con il maggior dislivello di tutta l'edizione 2021, con sei Gpm, ma arrivo in pianura: chi avrà il coraggio di attaccare super Pogacar?

SPORT TODAY

Con l’attenzione degli italiani concentrata sulla finale di Wimbledon e su quella di Euro 2020, capita che uno degli eventi sportivi più importanti e seguiti al mondo, il Tour de France, finisca in secondo piano, complice anche la ridottissima partecipazione di atleti azzurri, appena nove, nessuno dei quali tra i protagonisti.

Eppure la tappa numero 14, quella di sabato 10 luglio che chiuderà la seconda settimana, si annuncia spettacolare. La Carcassonne-Quillan, di 183,7 chilometri, sarà infatti la frazione con il maggior dislivello in tutto il Tour, ben 1124 metri.

Basterebbe questo per far capire che si tratta di una tappa potenzialmente imprevedibile, per chi avrà le gambe per riuscire ad animarla, nonostante l’arrivo non sia in salita, bensì al termine di un breve tratto di pianura che seguirà una lunga discesa, a propria volta disegnata al termine delle sei salite di giornata.

Scollinato il primo Gpm di giornata, di terza categoria, il Col du Bac (3,1 km al 5,3%), le due asperità successive saranno di seconda categoria: il Col du Montségur (4,2 km all’8,7%), e il Col de la Croix des Morts (6,8 km al 5,7%).

A questo punto i corridori trovranno un insidisioso “mangia e bevi”, con una discesa piuttosto ripida preceduta da una salita impegnativa, benché si tratti di un Gpm di terza categoria, la Côte de Galinagues, breve, ma intensa: 2,2 km al 9%.

Copia e incolla per la penultima salita, il Col du Campérié, preceduto da una discesa, poi gran finale con ultima ascesa di giornata, il Col de Saint-Louis, 4,7 km al 7,4%, quindi la già citata discesa e il tratto in pianura.

Cosa aspettarsi a livello di favoriti? Tadej Pogacar sembra aver già spento ogni velleità della concorrenza, ma lo sloveno non è parso brillantissimo negli ultimi giorni e, bontà sua, potrebbe pensare a difendersi, facendo da stopper a eventuali attacchi di uomini di classifica.

Facile quindi immaginare ad una fuga da lontano che comprenda big lontani dalle prime posizioni, come Julien Alaphilippe, più improbabile pensare che Pogacar conceda spazio a Richard Carapaz e tanto meno al pimpante Jonas Vingegaard, dal quale ci si aspetta qualche attacco sui Pirenei durante l’ultima settimana.

Quanto a Wout Van Aert, sarebbe ingiusto chiedergli un'altra azione da leggenda come quella della tappa del Ventoux, mentre Vincenzo Nibali sembra già con la testa a Tokyo...

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