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“Se penso a chi mi ha preceduto in questo medagliere mi vengono i brividi, è un qualcosa davvero di speciale, una lista di campioni che fa paura. Sfilare in bicicletta? Sarebbe bello, la bici per me è una compagna di vita ma non credo sia possibile. E poi non vorrei combinare pasticci con la bandiera, vi immaginate?”
Elia Viviani si sta preparando duramente in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2021 delle quali sarà protagonista dentro e fuori la pista. Il 32enne veronese sarà infatti, insieme con Jessica Rossi, il portabandiera della spedizione azzurra. Un’emozione unica e incredibile che il velocista della Cofids ha raccontato in un’intervista rilasciata a Repubblica.
L'obiettivo del ciclista azzurro è quello di difendere la medaglia d'oro nell’Omnium conquistata alle Olimpiadi di Rio del 2016, anche se il cambio di format, col passaggio da 6 a 4 prove, rappresenta un’incognita da non sottovalutare. “E’ un po’ un salto nel buio per me, l’ho corso poco e mai al massimo della condizione. L’esperienza sarà fondamentale, così come la capacità di leggere la corsa“.
Tuttavia il nostro Elia Viviani ha le idee molto chiare anche per il futuro. E alla domanda se quella di Tokyo sarà la sua ultima gara in pista, Viviani risponde così: “No, non voglio, ci sono i Mondiali in Turkmenistan a ottobre e poi Parigi 2024 non è così lontana. La pista mi ha dato tanto e mi ha reso quello che sono. Correre con la maglia dell’Italia ti rende forte, affamato, raddoppio le tue forze e le tue potenzialità“.
Getty ImagesItalian Elia Viviani