CICLISMO

Ciclismo: “Emozione grandissima” per Carapaz, van Aert e Pogacar contenti per le medaglie

24 LUGLIO
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I tre corridori che hanno concluso sul podio la prova in linea, nonostante i diversi risultati ottenuti, sono apparsi soddisfatti della loro performance sul tracciato giapponese.

SPORT TODAY

Un ordine d’arrivo regale quello della prova in linea maschile di ciclismo. Dopo essersi divisi attenzioni e onori della cronaca al Tour de France, Richard Carapaz, Wout van Aert e Tadej Pogacar si sono ritrovati tutti assieme sul podio dei Giochi olimpici per ricevere le medaglie più ambite da uno sportivo.

Ovviamente, visto il risultato conseguito, il più felice è parso l’ecuadoriano del Team Ineos, bravo a centrare l’oro prima seguendo Brandon Mcnulty nel tratto in saliscendi dopo Mikuni Pass e poi staccando lo statunitense all’ingresso del Fuji International Speedway.

“Sentivo di avere le gambe e ho provato ad andare a prendermi questa vittoria da solo. Ho lavorato molto per arrivare fino a qui” ha affermato entusiasta Carapaz.

Ringrazio la squadra e i miei compagni, anche per il lavoro che hanno fatto per me e per il supporto che mi hanno dato. Ora me la voglio godere. Per me questa vittoria è qualcosa di speciale, un'emozione grandissima”.

Alle sue spalle, meritatissimo argento, Wout van Aert ha ammesso le sue difficoltà nel correre con così tanti corridori sulla sua scia.

“Ho dato il massimo. Richard Carapaz era fortissimo ed era difficile per me avere contro tutti questi altri grandi corridori che hanno deciso di restarmi a ruota. Sono comunque felice di questa medaglia d’argento. Sul Mikuni Pass è stata molto dura, con un grandissimo caldo. Ho cercato di salire del mio passo e penso che sia stata la giusta strategia. Eravamo qui per cercare di ottenere di più, ma oggi non è stato possibile. Ha vinto il migliore e sono contento di questa medaglia” ha dichiarato il belga, secondo al fotofinish su un grande Pogacar.

Ho dato talmente tanto che non sapevo nemmeno se alla fine ero secondo o terzo. Ma non importa, la medaglia olimpica è la medaglia olimpica. Da bambino sapevo più delle Olimpiadi che del ciclismo. È stata una delle gare più difficili della mia vita” ha rivelato esausto lo sloveno.

“Abbiamo corso in maniera diversa per via del calore e dell’umidità, ho sofferto nell’ultima salita. Poi ho tentato un attacco, ma lo hanno fatto anche gli altri: è stato difficile rimanere concentrati e seguire gli avversari. Volevo l’oro, ma negli ultimi due chilometri ho capito che non sarebbe mai stato possibile riprendere Carapaz. Mi sono concentrato sullo sprint per ottenere il miglior risultato possibile”.

Wout van Aert, Richard Carapaz, Tadej Pogacar

Getty ImagesWout van Aert, Richard Carapaz, Tadej Pogacar

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